A Palazzo Martinengo di Brescia si apre il 21 gennaio 2017 una grande mostra dedicata ai grandi artisti italiani del XIX secolo, con 100 opere partendo da Hayez per arrivare a Boldini. Di grande interesse sono le opere di collezione privata. E’ curata da Davide Dotti e organizzata dall’Associazione Amici di Palazzo Martinengo. Resterà aperta fino al l’11 giugno 2017.
Quest’esposizione che fa seguito alle grandi e importanti mostre che sono state ospitate a Palazzo Martinengo, non poteva che aprirsi con una statua di Antonio Canova, Amore e Psiche, con la sua estetica neoclassica che in questa sezione sarà contornata da tele della stessa tipologia come quella di Appiani.
Il periodo romantico vedrà come punto focale le opere di Francesco Hayez tra le quali la Maria Stuarda al patibolo, capolavoro prestato eccezionalmente per quest’esposizione. Per gli anticipatori della scapigliatura non potevano mancare le opere del Piccio.
Proprio per la scapigliatura nella terza sala non manca tra le altre quella di Tranquillo Cremona. Questo movimento che nacque a Milano vide invece a Firenze nello stesso periodo la nascita della pittura macchiaiola. Gli artisti di questo stile che se l’Italia non fosse stata divisa avrebbero potuto avere la stessa fortuna dell’impressionismo francese, ebbero come principio quello di rifiutare ogni accademismo.
In questa sezione ci sono i più bei nomi di questo movimento con i capolavori di Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini.
Seguendo questa linea si ammireranno prima i soggetti di tipo orientalista e poi quelli di scena quotidiana immortalati da Induno, Ciardi, Favretto, Palizzi, Irolli e Angelo Inganni. Quest’artista bresciano sarà presente con più opere tra le quali due di Piazza della Loggia.
Alla novità dell’impressionismo, i nostri artisti misero in opera la grande stagione del divisionismo, tecnica pittorica innovativa che pur assomigliando al puntinismo francese, era invece caratterizzata da densi rapidi tratti di colore vivacissimo. Ebbe i suoi maggiori interpreti in Segantini, Pellizza da Volpedo e Morbelli.
A chiusura mostra ci sono gli artisti che meglio interpretarono la Belle Epoque come il grande Boldini, Zandomeneghi e De Nittis.
Di Boldini ci sono i suoi celebri sensuali ritratti di donne celebri nei quali l’artista metteva in luce non solo la bellezza ma il senso misterioso delle loro anime.
Anna Camia