E’ in scena al Teatro Manzoni di Roma, fino al 22 gennaio, la commedia, ormai considerata un “cult”, Il gufo e la gattina, di Bill Manhoff, che in questa nuova versione – adattata da Lorenzo Gioielli per la regia di Silvio Giordani – vede protagonisti Rita Forte e Pietro Longhi.
Dopo varie rappresentazioni teatrali nel passato, una per tutte quella del 1968, con Paola Quattrini e Walter Chiari, nonché un film nel 1970 che ha visto come protagonisti Barbra Streisand e George Segal, è approdata ora al Teatro Manzoni di Roma, fino al 22 gennaio, un’altra edizione della fortunata commedia, ormai considerata un “cult”, Il gufo e la gattina, di Bill Manhoff – adattata da Lorenzo Gioielli per la regia di Silvio Giordani – che questa volta vede protagonisti Rita Forte e Pietro Longhi.
Le tematiche, allora come oggi, sono sempre molto attuali: la solitudine, la moralità, l’incomunicabilità, il sesso.
La trama è nota. Felix e Doris sono opposti, proprio agli antipodi, per caratteri e abitudini. Felix è uno scrittore fallito che, per sbarcare il lunario, fa il commesso in un negozio di libri; Doris è una cantante di piano bar nonché una poco talentuosa attrice non colta.
Buttata fuori dal suo appartamento in piena notte dal proprietario, grazie ad una denuncia del suo vicino Felix, che aveva notato “strani movimenti” nella casa, Doris bussa alla porta di Felix, per l’appunto, piombandogli con la valigia nel suo appartamento. Non sa dove andare e si stabilisce lì. Succederà di tutto, ma preferiamo non raccontare più di tanto per non svelare dialoghi e finale, anche se i più già sanno come finirà.
Il testo è ottimo e, nonostante sia stato scritto negli Anni 60, è più che attuale. Gli attori in scena sono solo due, ottimi protagonisti, ben compenetrati nei loro ruoli.
Pietro Longhi è un vero e proprio misantropo, amante della tranquillità e della sua solitudine e le sue battute sono sferzanti, ma eleganti.
Rita Forte, da sempre conosciuta dal pubblico come cantante e conduttrice televisiva, dimostra di essere un’attrice con una grande esperienza alle spalle, pur non avendola, padrona del palcoscenico, sa muoversi e recitare in maniera ottimale.
Il personaggio di Doris sembra proprio essere per lei, cucito addosso dalla sapiente regia di Silvio Giordani, non nuovo a queste operazioni, che, affidandoglielo, ci ha visto lungo.
Il regista dà alla pièce il ritmo giusto, con dialoghi ad hoc, impreziosita da tre belle canzoni eseguite da Rita Forte.
Il gufo e la gattina, uno spettacolo da vedere, imperdibile.
Giancarlo Leone