Nel lontano 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi, una ragazzina di 15 anni, cittadina vaticana, scompare in circostanze misteriose.
Nulla si è più saputo di lei. La vita di Emanuela Orlandi si incastra in un mosaico pandemico oltre confine, anzi oltre cortina e Vito Bruschini, autore di La verità sul caso Orlandi, riprende le maglie della storia e, attraverso un lavoro di indagine tra poche verità e molte menzogne, mette a fuoco sulle vere ragioni di questa scomparsa.
All’inizio si pensò ad una bravata tra ragazzini, forse ad una fuga con il ragazzetto di turno… e le ricerche iniziarono senza troppa convinzione soltanto il giorno dopo. La ragazza, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia e quindi cittadina vaticana, sembra però svanita nel nulla. E nulla si è più saputo di lei.
Molte le congetture e i depistaggi ma soprattutto, molti i silenzi.
Chi è romano ricorda molto bene quanto questo fatto di cronaca nera sconvolse gli animi della gente comune e a distanza di oltre trent’anni, è ancora vivo nella memoria collettiva il volto di quella ragazza, stampato in milioni di copie e distribuito ovunque per le strade.
Anche Chi l’ha visto? se ne occupò ma ad oggi molte sono le supposizioni e poche le certezze. Sicuramente qualcosa di inquietante è accaduto, qualcosa di più grande di un semplice sequestro, per il quale tra l’altro, non è stato mai avanzato alcun riscatto. La vita di Emanuela Orlandi si incastra in un mosaico pandemico oltre confine, anzi oltre cortina e Vito Bruschini, autore di La verità sul caso Orlandi, riprende le maglie della storia e, attraverso un lavoro di indagine tra poche verità e molte menzogne, mette a fuoco sulle vere ragioni di questa scomparsa. Vito Bruschini, giornalista d’inchiesta e autore di numerosi libri di successo tra cui il recente Il Monastero del Vangelo proibito, edito da Newton Compton, non si smentisce e lo stile è quello di sempre: un romanzo ben scritto nato da una storia vera con ritmi e tratteggi da cardiopalma.
Evidenzia con chiarezza il coinvolgimento dello stesso Vaticano, ma anche dello Stato italiano, dello IOR e poi del Banco Ambrosiano e della Banda della Magliana, nella figura del Dandi Renatino De Pedis, e dei servizi segreti di più Paesi.
Un racconto verosimile di quanto è accaduto ma soprattutto un omaggio a questa ragazza, questa piccola creatura, involontaria pedina di un gioco al massacro di immani dimensioni. E quindi l’umanità dell’autore trapela tra le righe, emerge l’animo di chi, da comune mortale, vede il dramma intimo e personale di una giovane donna e della sua famiglia.
Oggi il caso di Emanuela Orlandi è stato riportato all’attenzione pubblica anche dall’uscita in contemporanea del film di Roberto Faenza La verità sta in cielo e del libro di Bruschini. Una combinazione non casuale, nata da una collaborazione tra i due autori e Newton Compton.
Roberta Ferruti