Sinibaldo Scorza, fu un artista che si distinse in particolare per la tematica naturalistica e favolistica che aveva desunto dai pittori fiamminghi che frequentavano al tempo tutta Genova. Furono in particolare il Dührer e Brüghel i suoi mentori. Artista poco noto al grande pubblico è stato sempre molto amato dai collezionisti e dai musei. La mostra che si apre il 10 febbraio 2017 resterà visibile a Palazzo della Meridiana di Genova fino al 4 giugno. E’ curata dalla specialista di pittura fiamminga Anna Orlando. Catalogo edito da Sagep.
Sinibaldo Scorza è stato un pittore che si è messo in luce agli albori del Seicento, molto noto all’epoca ha interessato i collezionisti privati e i musei. La sua pittura per tematica e ricercatezza di esecuzione non può che inserirsi nel ciclo degli artisti fiamminghi che nel tempo erano numerosi nella Repubblica Genovese e in particolare subì l’influenza del Dührer e di Brüghel le cui opere certamente ebbe occasione di vedere in loco.
Poiché lo Scorza era anche un grande miniaturista, disegnatore e grafico una mostra parallela di questo tipo lo omaggia con un’esposizione nei Musei di Strada Nuova a Palazzo Rosso, non solo ma a chiusura delle due mostre genovesi si aprirà quella di Volteggio sua città natale, prima territorio genovese e ora piemontese.
Non poteva che essere Anna Orlando specialista di pittura fiamminga e genovese del Seicento, a curare l’esposizione e il catalogo che si presenta come una vera monografia dell’artista anche perché sin ora le istituzioni non avevano dato grande risalto alla sua arte. Tra il cinque e seicento sono stati troppi gli artisti notissimi e quelli validi sono stati sempre considerati di secondo piano.
La sua volontà lo ha portato a raccontare con accenti personali e favolistici alcune storie di ambiente mitologico, nonché a esprimersi con soggetti dedicati alla natura e agli animali.
In mostra si potranno ammirare circa 60 olii del maestro genovese, molti di collezione privata quindi non facilmente accessibili, e 30 tra disegni, grafica e miniature.
Artista di educazione umanistica poiché la sua nobile famiglia gli aveva permesso gli studi, si sentiva però portato per il disegno e per questo trasferitosi a Genova ebbe il suo apprendistato nella bottega di Giovanni Battista Paggi. La sua fama lo portò poi presso la corte del Duca di Savoia a Torino dove rimase fino alla guerra tra la Savoia e Genova facendo ritorno al suo paese natale.
Anna Camia