Durante la Settimana della Cultura Italiana a Cuba dal 28 novembre al 18 dicembre 2016 al Centro Desarrollo de las Artes Visuales a Havana, ha avuto luogo l’esposizione UNNATURAL di Donato Piccolo, la prima personale di quest’artista contemporaneo che nelle sue opere unisce natura, filosofia, tecnologia creando una serie di sculture che indagano il rapporto analitico tra il mondo dei fenomeni naturali con quello non conoscibile in sé, ma con il ragionamento. Erano presenti sculture e disegni che mostravano il percorso dell’artista romano. Era curata da Dayalis Gonzales Perdomo con catalogo Maretti Editore.
Donato Piccolo nato a Roma nel 1976, lavora tra Berlino, Roma e New York, conosciuto internazionalmente per il suo lavoro che indaga mediante arte, scienza, filosofia, i fenomeni della natura con il concetto di natura in senso lato e artificio in un costante equilibrio tra caos e ordine, tra forma e movimento.
Il rapporto tra arte e scienza è analizzato con sculture in movimento che sono costruite in modo logico unendo l’azione alle teorie sulla rottura della simmetria della natura e quella della reversibilità, che evocano un’analisi tra ordine e caos. Le sue installazioni sono tecnologiche e meccaniche indagando quanto la conoscenza umana si rapporta alla percezione del mondo naturale.
All’uopo erano presenti sculture e disegni tra le quali Colonne sonore tornado di vapore che identificano il suono o rumore esterno trasformandolo in movimento formalmente in evoluzione; Malditesta che attraverso un processo di nebulizzazione a ultrasuoni indaga il rapporto di resistenza; Contronatura scultura dove un piede meccanico scalcia continuamente contro una pianta che emettere frequenze audio interattive.
Electrical Reaction Noise dove tre bobine di testa interagiscono con fonti di luce al neon. Inoltre era presente una serie di disegni molti dei quali prodromici alle sculture e progetti che indicano la prassi rigorosa e nel contempo utopistica che la mente di Donato Piccolo impiega per i processi scultorei il che lo rende artista al di fuori degli schemi. Il suono è sempre un’importante componente delle sue sculture.
La mostra era curata da Dayatis Golzales Predomo con il curatore della Biennale dell’Avana, Jorge Fernandes Torres e sostenuta dalla Galleria Mazzoli di Berlino dove l’artista ha esordito, con Smart Curiatoral Group e patrocinata dal Ministero della cultura di Cuba.
Anna Camia