Lunedì 20 e martedì 21 non prendete impegni, infatti Raiuno manda in onda l’imperdibile miniserie in due puntate I fantasmi di Portopalo, scritto da Giuseppe Fiorello, Paolo Logli e Alessandro Pondi per la regia di Alessandro Angelini, che, siamo sicuri, non dimenticherete tanto facilmente.
Ancora una volta, un’ennesima dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, dell’incontestabile bravura di Beppe Fiorello, al servizio dell’impegno civile.
La storia è quella vera di Salvo Lupo e di una piccola comunità di pescatori siciliani che, come dice lo stesso Beppe, “portò sulle proprie spalle l’immenso peso morale e politico di una grande tragedia umana a cui reagirono con grande forza e dignità, nonostante fossero stati lasciati soli”.
Il direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta ha sottolineato durante l’odierna affollatissima conferenza stampa che “Questa miniserie rientra a pieno titolo nelle storie civili importanti che Rai Fiction e Rai1 hanno deciso di raccontare. Storie di eroi, di uomini che, nella vita, hanno fatto una scelta etica. Figure istituzionali come Boris Giuliano o persone come Roberto Mancini che hanno portato il loro compito fino alla fine.
Storie come quelle di un cittadino, di una persona comune, come Salvo Lupo. La regia di Alessandro Angelini qui è asciutta, essenziale, senza nessun indugio al patetismo né alla commozione. È toccante, profonda”.
Fiorello che firma qui anche soggetto e sceneggiatura, ha poi detto di aver scoperto il libro di Bellu, e di esserne rimasto “affascinato per alcuni elementi, come il naufragio e la tragedia. Ed il fatto che questo sia stato la madre di tutti i naufragi. Così come mi ha anche colpito il naufragio dell’anima. Ho voluto allora raccontare questa storia per chiarire alcune cose. L’eroe è stato solo Salvo Lupo, è vero, ma quella degli altri pescatori siciliani non fu omertà, ma paura. Paura di gestire una situazione troppo grande. Le istituzioni, in quel frangente, non dettero una mano”.
Giuseppe Battiston– che qui interpreta il giornalista che indaga sulla vicenda, lo cesella da par suo con qualcosa che va oltre la semplice bravura – confessa che “Beppe è stato trascinante. Ha condiviso questa urgenza con tutti. Io non lavoro spesso per la televisione. Ma ho trovato che questa storia doveva essere raccontata. Una brutta storia, è vero, ma necessaria. Perché la televisione deve poter raccontare storie che spingano la gente a riflettere. I fantasmi di Portopalo non è certo un antidoto alla paura, ma dimostra che la paura è la reazione più facile a fronte di fenomeni come questi”.
Chiudiamo con la dichiarazione del regista Alessandro Angelini che puntualizza di non essere un regista d’azione, “E, quando mi hanno detto che ci sarebbe stato molto mare, confesso di essermi preoccupato. Noi raccontiamo la storia come fosse in diretta ed i primi a subirla sono stati i pescatori di Portopalo. E noi, abbiamo raccontato le loro reazioni”.
I fantasmi di Portopalo, un appuntamento imperdibile su Raiuno in prima serata il 20 ed il 21 febbraio per un lavoro che resterà a lungo nel vostro cuore.
Mariangiola Castrovilli