Il Museo Carmen Thyssen di Malaga, fino al 19 marzo di quest’anno ospita un’interessante mostra intitolata “L’illusione del lontano west” con oltre un centinaio di opere in visione sulla conquista nordamericana di questa parte del territorio americano.
Quindi, una selezione di dipinti, sculture, incisioni, carte geografiche, oggetti antropologici e altri documenti documentano l’epopea del ovest nordamericano, in cui il suo curatore, l’artista Miguel Angel Blanco, rende omaggio ai popoli nativi che l’abitavano per primo, confrontandoli con i ‘bandoleros’ (=banditi, messi al bando) delle montagne andaluse per le analogie che li portarono a quella visione romantica percepita dagli artisti del Ottocento.
Nel settore dell’Arte, il fascino esercitato dagli infiniti paesaggi da esplorare – verso autori come George Catlin o Albert Bierstadt – , l’interesse per il sistema di vita e i costumi delle tribù indiane – come si evidenzia nelle incisioni di Karl Bodmer – o l’esaltazione di cacciatori e cowboys – nelle sculture di Frederick Remington – andarono a formare un ventaglio di diversi generi artistici.
LA TERRA DEL NUOVO MONDO, incentrata sulle spedizioni spagnole e britanniche dirette verso queste terre alla ricerca di ricchezze. In questo senso, una serie di mappe iniziali indicano gli itinerari, i luoghi delle tribù, i presidi, le missioni e le prime città. Ne emerge la nascita di un sublime paesaggismo ad opera dei pittori della Scuola del fiume Hudson, poi trasferita verso l’Ovest, secondo il modello stabilito da Bierstadt.
INDIANI NELLE GRANDI PIANURE. Anche la vita delle tribù indiane attirarono gli artisti, consolidando un genere pittorico di grande successo nella seconda metà dell’Ottocento, come Frederic Remington, che sentirono il bisogno di perpetuare la loro cultura agonizzante sulle tele.
BANDITI E BANDOLEROS. Nella stessa epoca che veniva esplorato e mitificato dagli artisti il lontano West, nasceva nell’Andalusia un altro nuovo universo per l’arte, fra il reale e l’immaginario. In un parallelo di rischi e pericoli si aggiungevano i paraggi meridionali della Spagna: le sue montagne diventarono il territorio più pericoloso d’Europa per la minaccia dei bandoleros.
LA BIBLIOTECA DEL BOSCO. Miguel Angel Blanco, artista oltre che curatore della mostra, in omaggio alla memoria dei popoli dell’Ovest americano, con il suo progetto scultoreo riprende esperienze e visioni attraverso disegni, immagini e composizioni con materiali naturali, intitolato appunto ‘La biblioteca del bosco’. Un riassunto di esperienze per condividere l’ideale di vita inseguito dagli indiani, dai lakota ai navajos, per armonizzare terra e cielo, corpo e spirito. Completa il percorso un’istallazione di crani di animali di gran potere simbolico per gli oriundi abitanti di quell’Ovest.
Carmen Del Vasco Blanco