Finalmente, dopo tante polemiche, chiacchere, indiscrezioni è stato varato il terzo Festival di Sanremo a conduzione Carlo Conti. Maria De Filippi era ammalata, partenza con il tributo a Luigi Tenco da parte di Tiziano Ferro. Divertente la performance di Crozza, che ha definito questa edizione come “Festival delle larghe intese”. Bordate a Salvini. Sul palco Raoul Bova, Rocio Munoz Morales, Ricky Martin e gli “eroi del quotidiano”. Boom di ascolti, superato il 50,4% di share con 11 milioni 374 spettatori.
Finalmente dopo tante polemiche, chiacchere, indiscrezioni è stato varato il terzo Festival di Sanremo www.sanremo.rai.it a conduzione Carlo Conti. Non c’è due senza tre ed ecco che si è alzato il sipario dell’Ariston per il terzo anno consecutivo sotto la direzione di Carlo Conti, 67° edizione del Festival di Sanremo. Subito è andata in scena la storia della canzone italiana con immagini di cantanti che, pur non vincendo, si sono affermati nel mondo discografico.
Ma il ricordo più bello, più eclatante, da brivido, è stata l’interpretazione di Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco, cantata da Tiziano Ferro a 50 anni dalla sua scomparsa E’ lui che ha aperto le danze. E così ha avuto inizio la prima serata del Festival, che nel corso della kermesse si è ricordato anche l’anniversario, il trentesimo, della morte di Claudio Villa. Subito dopo si sono acese le luci.
Scenografia sul blu, elegante, moderna. Subito ha fatto il suo ingresso Carlo Conti che non si è perso in parole e ha presentato Maria De Filippi, vestita con un abito lungo nero appena sfebbrata.
Lei lo ha ringraziato e ha scherzato. “Grazie per averi voluto qui. Comunque sino ad oggi tutto bene a Sanremo. C’è stato maltempo, sennò rischiavamo di abbronzarci e per te sarebbe stato peggio perché Trump avrebbe potuto toglierti il permesso di soggiorno”. Tutto è andato come doveva andare. L’accoppiata vincente Rai-Mediaset non ha annoiato, nelle persone di Carlo Conti e Maria De Filippi, ha funzionato benissimo.
Anche quando è toccato al secondo ospite, Raoul Bova, tutto è ok. E lo stesso quando la scena è stata tutta per gli eroi che dedicano la loro vita agli altri. “Basta saperli vedere, guardare. Sono quelli che non mollano”, ha detto Maria De Filippi: uomini e donne dei Vigili de Fuoco Croce Rossa, Guardia di Finanza, Esercito, Soccorso Alpino, Protezione Civile. Non poteva mancare un inevitabile omaggio con standing ovation del pubblico per tutti coloro che hanno dato il loro aiuto agli altri: gli “angeli” di Rigopiano e del terremoto nel centro Italia.
Anche gli ospiti hanno funzionato bene. Maurizio Crozza innanzitutto, che per tutte le serate sarà ospite fisso. In video ha divertito e lanciato frecciate davanti a Carlo e Maria che “sono come Renzo e Lucia, Promessi Sponsor”. Inevitabili le battute a politici: Renzi, Salvini, “Ma che lavoro fa? E’ pagato dalla Unione Europea per dirci di uscire dall’Unione Europea”. Virginia Raggi, “Roma è come Gotham City, lei non è scema è sindaco”, Gentiloni.
Poi di nuovo Tiziano Ferro con la sua bellissima Potremmo ritornare e in duetto con Carmen Consoli, fasciata in un lungo vestito bianco con Il conforto. E ancora Paola Cortellesi e Antonio Albanese, bravi con una parodia di alcune hit sanremesi. Ha chiuso Ricky Martin con un mix di successi.
Le canzoni? Ieri sera abbiamo ascoltato i primi 11 Campioni.
La gara è iniziata con Giusy Ferreri con Fa talmente male. Voce roca per una melodia sensuale. L’emozione tradisce e forse poteva fare di meglio. Poi Fabrizio Moro con Portami via: un pianoforte per un cantato lento, romantico. Poi Elodie, per alcuni sui social è stonata e c’entra poco: Tutta colpa mia è un brano tipicamente sanremese. Lodovica Comello con Il cielo non mi basta è alla sua prima esperienza sanremese.
La sua è una melodia ariosa, pop. Fiorella Mannoia è intensa come sempre con Che sia benedetta Grande personalità, una delle canzoni più belle della serata. Alessio Bernabei si è presentato con Nel bel mezzo di un applauso, un brano ritmato e ha presentato qualche stonatura.
Dopo di lui Al Bano con Di rose e di spine, una romanza senza tanti acuti ma neppure senza troppa originalità. Poi Samuel, per l’occasione senza i suoi Subsonica, ha cantato Vedrai che, per Sanremo, non è l’ideale, ma piace.
Ron ha presentato L’ottava meraviglia, orecchiabile, vivace. E’ stata poi la volta di Clementino, con Ragazzi fuori, un testo di denuncia, ma il suo ritmo rap non è forse adatto per l’Ariston.
Ha chiuso Ermal Meta con Vietato morire, che parla della madre ma come vittima della violenza di un uomo. Uno dei testi più belli. Degli 11 Big, 8 sono passati, mentre Ron, Giusy Ferreri e Clementino sono a rischio. Stasera gli altri 11 Big e le prime 4 Nuove Proposte. Tra gli ospiti, Robbie Williams, Keanu Reeves, il calciatore della Roma Francesco Totti.
Gli ascolti: La prima parte della serata (dalle 21.14 alle 23.52) è stata seguita da 13 milioni 176 mila spettatori pari al 50.1%, la seconda (dalle 23.57 alle 00.54) da 6 milioni 177 mila con il 51.9%. Molto bene ieri anche il Dopofestival, che ha avuto in media 2 milioni 596 mila spettatori con il 43.1% di share.
Giancarlo Leone