“Botticelli e la Ricerca del Divino” è il titolo dell’esposizione che dall’1 febbraio al 7 aprile 2017 è ospitata al Museo Muscarelle di Williamsburg in Virginia. Si tratta di sedici dipinti del Maestro fiorentino uniti a altre opere importanti di Filippo Lippi, FilippinoLippi, Antonio Pollaiolo e Fra’ Bartolomeo. Una mostra veramente di grande prestigio con opere alcune mai viste negli USA. E’ organizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale MetaMorfosi.
Dire che si presenta come un’esposizione grandiosa è dire poco. Riuscire a vedere tutti insieme 16 capolavori del Botticelli non capita neppure in Italia. Infatti le opere provengono da chiese e musei italiani tra i quali, gli Uffizi, Palazzo Pitti, le Gallerie dell’Accademia e il Museo di San Marco di Firenze, il Museo del Bargello, il Poldi Pezzoli di Milano, la Fondazione Cini di Venezia, il Museo del Duomo di Prato e quello Civico di San Gimignano.
Grazie a questi prestiti agli americani sarà possibile vedere tutto lo svolgersi della carriera di questo Maestro particolarmente prolifico, che secondo alcuni storici dell’arte può essere divisa in due fasi: quella che va dal 1470 al 1485 dove il suo linguaggio pittorico appassionato e in un certo senso intellettuale era una prerogativa della Firenze umanistica, mentre in seguito con l’avvento del Savonarola, il suo linguaggio prese un tono di spiritualità.
Tra le opere del Botticelli c’è la Venere stante e sola della Galleria Sabauda esposta per la prima volta negli USA che si pensa possa essere servita per la Nascita di Venere, così come la Madonna del libro del Poldi Pezzoli di Milano dove il pittore raggiunge un perfetto equilibrio tra aspirazione naturalistica e astrazione formale.
Tra le figure singole non va dimenticato Il ritratto di fanciullo con mazzocchio della Galleria Palatina di Firenze che fu attribuito a Botticelli dal Venturi nel 1891. Altre importanti opere concesse per la mostra sono quelle di Filippo Lippi maestro del Botticelli e del figlio di questi Filippino Lippi suo studente; il San Michele Arcangelo uccide il drago di Antonio del Pollaiolo e una sua statuetta in bronzo, nonché i due dipinti di Fra’ Bartolomeo.
L’esposizione andrà in seguito a Boston al Museum of Fine Arts.
Emilia Dodi