Brigantesse con Antonio Lubrano

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Solo per tre giorni, ma sicuramente lo spettacolo verrà ripreso, è andato in scena al Teatro dei Documenti di Roma l’interessante spettacolo, scritto e diretto da Eduardo Ricciardelli, Brigantesse, che ha visto in scena l’attore Antonio Lubrano, affiancato da quattro giovani attrici molto brave e ben compenetrate nei loro ruoli sanguigni di “brigantesse”.

La trama. Quattro donne e un uomo abitano tutti insieme in una casa vicino Roscigno Vecchia, un paese del Cilento. La loro vita scorre quotidianamente tra canti, discussioni e preparazione di atti di guerriglia. E’ il periodo nel quale l’Italia è stata appena unificata,  lo strapotere piemontese impera, dopo aver saccheggiato le casse dell’oro del Regno di Napoli e sono stati rubati tutti i macchinari e le ricchezze che faceva grande il Regno delle due Sicilie.

 

Questa unificazione non ha portato degli effetti positivi, anzi, al contrario, fame e povertà e le continue disfatte subìte dall’esercito sabaudo hanno fatto sì che alcuni cittadini del popolo formassero dei gruppi armati per la difesa del territorio: questi stessi vengono definiti impropriamente con il nome di “Briganti”.

 

 

Questo in sintesi il periodo storico che vuole offrire lo spettacolo che, nonostante abbia trattato un tema alquanto drammatico, l’autore ha cercato di sdrammatizzare, inserendo momenti comici, canzoni, serenate, che hanno reso la rappresentazione più godibile, grazie anche agli attori dotati di una buona dose di comicità ed autoironia.

Si è ripercorso, quindi, il Sud dei canti popolari partenopei, dalla tarantella del Gargano al carnevale di Montemarano, fino ai canti di giacca, che sono dei canti a distesa di devozione alla Madonna, ma anche usati per fare le comunicazioni fuori dai carceri, avendo una potenza di estensione vocale.
Nel complesso un bello spettacolo, originale, avvincente, che ha suscitato molto interesse anche da parte dei tanti giovani presenti in platea.

 

Ottime le interpretazioni delle quattro ragazze, le “Brigantesse”, Susy Parlante, Alessandra Masi, Apollonia Bellino, Clara Morlino, che ben si compenetrano nei loro ruoli, dove ognuna ha una storia da raccontare, sogni da realizzare, desideri che, forse, mai si compiranno. Su tutte valida e magistrale l’interpretazione di Antonio Lubrano, che fra racconti, canti e balli, per sdrammatizzare la trama, fa da collante in tutto lo spettacolo.
Belli i costumi realizzati da Domizia Romano, che fotografano il momento storico di quel periodo. Competente la regia di Eduardo Ricciardelli, che ha diretto questo lavoro da non sottovalutare.

Mariangiola Castrovilli

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Giornalista giramondo con scoop come le interviste al fratello dell'ultimo imperatore cinese Aisin-Gioro Puren durante la protesta di piazza Tienanmen a Pechino e al generale israeliano Moshe Dayan dopo la guerra dei 6 giorni. Per la Rai in diretta radio e tv, è stata l'unica giornalista donna al mondo a volare a due volte la velocità del suono su un tornado, correre con una Ferrari 40 a 324 Kmh sul circuito di Maranello. Inoltre è stata l'unica giornalista a bordo del MB-339 Aermacchi della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori. É membro del SNGCI.

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