Alla Fondazione Magnani Rocca nella Villa dei Capolavori a Mamiano di Traversolo (PR) dal 18 marzo al 2 luglio 2017 si apre una grandiosa mostra dedicata a Fortunato Depero (1892-1960) con più di 100 opere che mostrano tutta l’evoluzione della sua arte con dipinti, arazzi, disegni, collage, abiti, mobili e manifesti pubblicitari. L’esposizione è in collaborazione con il MART di Rovereto. E’ curata da Nicoletta Boschiero e Stefano Roffi. Catalogo Silvana Editoriale.
DEPERO alla Fondazione Magnani Rocca
Fortunato Depero è stato artista veramente futurista e lo è rimasto per tutta la vita praticando ogni genere d’arte, creando le sue opere con molta organizzazione e pazienza. Celebre è rimasta la mostra a Roma al Palazzo delle Esposizioni del 1994/95 che si titolava “Dal Futurismo alla Casa d’Aste”. Depero è stato forse l’unico tra i futuristi che ha impiegato nel suo lavoro una notevole ironia e il gioco.
Nella sua ricerca sperimentava sempre nuove tecniche e nuove tecnologie per ottenere una resa del movimento come espressione dinamica dell’universo con un’impostazione giocosa delle sue realizzazioni. Per meglio far comprendere lo svolgimento della sua ricerca l’esposizione si articola in cinque sezioni: Irredentismo e futurismo, Teatro Magico, La casa Del Mago, New York e Rovereto, ciascuna di queste si riferisce ai periodi più significativi della sua vita artistica.
Già nel 1915 Depero firmava con Balla il manifesto della “Ricostruzione futurista dell’universo” “Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo realizzare questa fusione totale, la valutazione critica dell’universo, mediante le parole in libertà di Marinetti e l’arte dei rumori di Russolo fusi col dinamismo plastico per ricostruire l’universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente……..”.
Il Teatro magico nacque con la visita nel suo studio nel 1916 di Diaghilev, Massine e Larionov dove ebbe la commissione per il balletto Le chant du Rossignol di Igor Stravinsky proseguendo nel 1917 con i Balli plastici in collaborazione con Gilbert Chavel con il suo esordio a Roma al Teatro dei Piccoli nel 1918. Sulla scena era presente un automa meccanico e rigido e le marionette mettevano in luce tutta la giocosità dei valori dell’infanzia.
Il suo grande sogno fu però quello di creare una Casa d’arte Futurista a Rovereto, sogno che si realizzò nel 1918. La Casa del Mago era specializzata per la grafica pubblicitaria, le arti applicate e i straordinari arazzi con l’aiuto della moglie Rosetta Amadori e delle lavoranti, differenziando così la sua produzione artistica. Dal 1958 a Rovereto c’è il suo museo dove si notano tutte le realizzazioni quasi aleggiasse il suo spirito.
Nel 1928 grazie al successo della loro produzione i coniugi si trasferiscono a New York dove rimasero per due anni creando la Depero’s Futurist House. Qui, incontrando nuovamente Leonide Massine, fu coinvolto da questi in qualità di scenografo.
Il Museo futurista che Rovereto gli ha dedicato contiene anche mobili da lui disegnati e merita veramente una visita.
Si prospetta come un’esposizione interessante, potendo, da non mancare.
Emilia Dodi