La costa di una Sardegna bellissima ed incantatrice, che, in alcune scene riescono a toglierti il fiato con la loro grande bellezza, si dipana, ammantata di splendidi colori e di un mare unico al mondo, snodandosi pigra tra Canniggione, Arzachena e Palau, insieme all’entroterra rurale, esaltati dalla luminosa fotografia di Alessandro Zonin, fa da sfondo al film di Marco Pollni, che dal 23 marzo vedrete in sala con Ahora! Film.
La storia, forse un po’ ingenua e semplicistica, è quella di Giovannino (Francesco Desogus), un adolescente sedicenne che ha una vita dura per un ragazzo della sua età. Oltre alla scuola infatti, deve badare a Stella (Mariandrea Cesari), la sua deliziosa sorellina, proteggendola da Antonio(Pino Ammendola), un padre-padrone becero e violento, e che, con i suoi tradimenti e la sua violenza, ha già fatto fuggire lontano la moglie, stanca di botte, trucidi assalti e ripetuti inganni.
Dopo la scuola il ragazzo deve anche curare la terra e le bestie, rigovernare e preparare i pasti. Nel cuore però Giovannino coccola un sogno, quello di diventare stilista e di ‘vestire le donne più belle del mondo’. Sogno di certo non condiviso dal padre che ritiene la moda ‘una cosa da froci’.
Belli e catturanti i paesaggi naturali, selvaggi quanto basta, resi bucolici dal verde dei pascoli dove razzolano le pecore, e tradizioni e folklore la fanno da padroni.
“Questo è un film sul sogno – esordisce il regista Pollini – Il sogno di un ragazzino che parte dalla provincia e decide di seguire la sua grande passione che è la moda. Tutto parte dal basso. Ed è dal basso che il protagonista riesce a realizzare vestiti, con materiali di scarto. Moda mia è ispirato a un ragazzo sardo di 15 anni, Federico Careddu, che ho conosciuto la scorsa estate. Studia moda a Sassari e realizza vestiti meravigliosi con materiali di riciclo. I vestiti che si vedono nel film sono davvero realizzati da lui”.
Pino Ammendola, dal canto suo, ha spezzato una lancia a favore del film, spiegando che “Riuscire a fare cinema è sempre una grande scommessa. È difficile. Marco Pollini riesce a metterci passione, e a trovare un po’ di soldi. E questo non è facile. È vero, ci sono forse ingenuità, momenti riusciti ed altri meno. Però credo che nel film ci sia una grande anima. Il tentativo di fare una piccola operazione poetica”.
Mariangiola Castrovilli