È un film che vi farà perdere il cuore. Mettendo in subbuglio l’intelletto. Facendovi palpitare, si, ma per l’austerity. Per le nostre finanze. Che ancora non abbiamo capito dove stanno andando. E, last but not least, in che buco nero ci stanno, ormai da tempo, mettendo, con l’aggiunta dell’oltraggiosa offesa.
E sì perché noi, che apparteniamo a paesi come Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, veniamo pesantemente oltraggiati con il termine di PIIGS, l’offensivo acronimo affibbiatoci dall’Economist, ricavato appunto dalle iniziali di questi Paesi con cui adesso il Nord Europa ci identifica in modo dispregiativo perché, secondo loro, siamo poco produttivi, pesanti come zavorre, super indebitati e sporchi come maiali.
E vai…
Ad illustrarci la situazione in tutte le sue ombre, tre validissimi e coraggiosi registi italiani, Adriano Cutraro, Federico Greco, Mirko Melchiorre, che, per chiarire e chiarirci il disastrato panorama, hanno impiegato cinque anni di ricerche e due a di riprese. Sono così riusciti a dimostrare tutte le contraddizioni della politica economica europea regalandoci PIIGS, il film documentario più avvincente di thriller a bout de souffle.
PIIGS è un film a metà strada tra Inside Job , il documentario sulla crisi finanziaria USA uscito nel 2010 e le storie proletarie di Ken Loach.
Claudio Santamaria è il narratore ed i personaggi intervistati sono le firme più notevoli nel campo dell’economia internazionale, sociologi e filosofi come per esempio Noam Chomsky, filosofo e linguista, Paolo Barnard, giornalista ed economista, Federico Rampini giornalista, ed estremamente illuminante, l’ex ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis. E poi, l’economista Warren Mosler e Stephanie Kelton, economista capo della commissione bilancio del senato USA.
Che il campo ce lo hanno chiarito, eccome, immergendoci in un desolante panorama che sottolinea i momenti che stiamo vivendo, ma di cui, evidentemente, non ci rendiamo mai conto tirando sempre a campare finchè si può…
A fare da contrappunto al racconto, ecco che i registi Cutraro, Greco e Melchiorre, ci presentano la storia di una cooperativa sociale Il Pungiglione che, a Monterotondo dove opera, a causa dell’austerity, ha dovuto licenziare cento persone lasciandone anche centocinquanta, tra disabili ed autistici, senza nessun tipo d’aiuto e di assistenza, grazie al mancato credito di un milione di euro che avrebbe dovuto avere da comune e regione.
Noi PIIGS l’abbiamo visto in anteprima, e vi suggeriamo vivamente di non perderlo, quando, prossimamente, distribuito dalla Fill Rouge Cinema, sarà in sala.
Mariangiola Castrovilli