È un film che vi farà perdere il cuore. Mettendo in subbuglio l’intelletto. Facendovi palpitare, si, ma per l’austerity. Per le nostre finanze. Che ancora non abbiamo capito dove stanno andando. E, last but not least, in che buco nero ci stanno, ormai da tempo, mettendo, con l’aggiunta dell’oltraggiosa offesa.
E sì perché noi, che apparteniamo a paesi come Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, veniamo pesantemente oltraggiati con il termine di PIIGS, l’offensivo acronimo affibbiatoci dall’Economist, ricavato appunto dalle iniziali di questi Paesi con cui adesso il Nord Europa ci identifica in modo dispregiativo perché, secondo loro, siamo poco produttivi, pesanti come zavorre, super indebitati e sporchi come maiali.
Ad illustrarci la situazione in tutte le sue ombre, tre validissimi e coraggiosi registi italiani, Adriano Cutraro, Federico Greco, Mirko Melchiorre, che, per chiarire e chiarirci il disastrato panorama, hanno impiegato cinque anni di ricerche e due a di riprese. Sono così riusciti a dimostrare tutte le contraddizioni della politica economica europea regalandoci PIIGS, il film documentario più avvincente di thriller a bout de souffle.
PIIGS è un film a metà strada tra Inside Job , il documentario sulla crisi finanziaria USA uscito nel 2010 e le storie proletarie di Ken Loach.
Mariangiola Castrovilli