Alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia dal 25 febbraio al 6 giugno 2017 si potrà conoscere l’artista Rita Kernn-Larsen (1904-1998) nel suo periodo surrealista. Ha esposto nel 1938 grazie a Peggy Guggenheim per l’unica volta al di fuori dei paesi scandinavi.Questa è la seconda e la mostra si svolge sempre presso la Collezione Guggeheim. E’ un’esposizione interessante poiché l’artista è sconosciuta ai più al di fuori della Scandinavia. E’ curata da Gražina Subelitè.
Rita Kernn-Larsen è praticamente sconosciuta ai più, ma il suo periodo surrealista è stato tanto importante che nel 1938 Peggy Guggeheim dopo averla incontrata a Parigi dove si era trasferita, allestì una personale nella propria galleria londinese Guggeheim Jeune. Chiaramente la considerava un’artista di valore.
L’esposizione inaugura i nuovi spazi della Project Room, spazi destinati a mostre temporanee dal preciso significato artistico. Quest’esposizione ha l’intento di studiare a fondo l’opera di Rita Kernn-Larsen per trasmetterla ai visitatori, presentando un determinato tipo di artista che nel XX secolo è stata oggetto di interesse della collezionista che aveva una predisposizione per riconoscere i personaggi artistici di vaglia.
La maggioranza delle tele esposte a Palazzo Venier dei Leoni faceva parte della prima mostra, quella del 1938. Tra le interessanti opere esposte c’è l’Autoritratto (Conosci te stesso) del 1937 della Fondazione Solomon R. Guggeheim di Venezia acquistato nel 2013 con l’ausilio di Penny Bordo, Lewis e Laurie Krüfer e il Guggeheim Circle.
La Kernn-Larsen ha studiato disegno a Oslo trasferendosi poi a Parigi nel 1929 divenendo la migliore allieva di Edouard Léger nel 1930-31. Si è dedicata al surrealismo con grande personalità e talento, come è visibile dalle opere in mostra. Il suo incontro con un collezionista, giornalista e mercante d’arte ebreo, Isaac Grünberg, la fa restare a Parigi dove si sposa nel 1940. Tiene la sua prima personale in Danimarca nel 1934 alla Kunsthandel Chr. Larsen di Copenaghen. La sua pittura viene assimilata a quella di Picasso, Léger e George Braque.
Conoscendo il gruppo surrealista danese ne diviene amica e inizia a esporre dal 1935 opere surrealiste, mentre si dedica anche all’illustrazione di importanti riviste. Conoscendo nel 1937 Peggy Guggeheim a Parigi, le viene offerta la possibilità di esporre a Londra nel 1938 dove a causa della guerra è costretta a restare. Dopo il conflitto si trasferisce nella Francia del sud rimanendovi fino al 1992, dedicando la sua arte alla natura e all’astrazione. Partecipa alla Biennale veneziana del 1986, Copenhagen le dedica una grande antologica nel 1995. Muore in Danimarca nel 1998.
Anna Camia