A Colle Val d’Elsa riapre il Museo San Pietro

0
Maestro di Badia a Isola Madonna in trono col Bambino (particolare) fine XIII secolo collocazione Museo

Dal 18 marzo 2017 dopo quasi vent’anni, riapre il Museo San Pietro, frutto della fusione avvenuta nel 1995 tra il Museo civico e quello Diocesano d’Arte sacra. Il percorso espositivo segue la storia della città attraverso la sua arte. L’allestimento prende le mosse dal dialogo tra religiosità e desiderio di rivalsa, come storicamente avveniva nei comuni medievali, prendendo in considerazione il periodo nel quale Colle divenne città nel 1592.

Giovanni Maria Tolosani Adorazione dei Magi 1522 collocazione Museo DiocesanoQuesto museo che unisce il Museo civico e quello Diocesano d’Arte sacra si è formato con la Collezione del Conservatorio di San Pietro, il monastero di San Pietro, quello di Santa Caterina e Maddalena, la Collezione Romano Bilenchi e la Collezione di Walter Fusi.

 

Cennino Cennini Natività della Vergine fine XIV inizi XV secolo Collocazione Museo Diocesano

 

 

Il percorso espositivo è stato progettato dall’Arcidiocesi di Siena, dal Comune di Colle Val d’Elsa, Fondazione Musei Senesi, in collaborazione con la Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggi delle provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, con il contributo di Ales SpA, Regione Toscana, Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

 

 

 

 

Sala Cattedrale nel Museo di San Pietro

Il percorso prende le mosse dalla storia della città vista attraverso le espressioni artistiche che hanno avuto una costante condivisione con la religiosità e l’aspirazione di gloria civica dal momento che nel 1592 Colle fu elevata a Città.  All’uopo l’allestimento che prende in considerazione i grandi avvenimenti storici, propone i momenti nei quali il linguaggio artistico diviene espressione della cultura del popolo e della sua fede.

 

Sala Museo Diocesano, Museo di San Pietro

Colle Val d’Elsa che sorge al confine dei territori di Siena e Firenze, è stata sempre luogo di contrasti politici, ma ha anche ripreso il meglio della cultura senese e fiorentina dalla quale è scaturita la stagione dell’età moderna che ha avuto il suo culmine nella ristrutturazione urbana e nei cantieri iniziati da Ubaldo Usimbardi primo vescovo della Diocesi e dalla sua Famiglia, come il Duomo, il Palazzo vescovile, le fabbriche di San Pietro e l’Ospedale di San Lorenzo.

 

Porta Nova a Colle Val d’Elsa

Della fine Ottocento sono le opere d’arte dell’impressionista  Antonio Salvetti e del Novecento quelle informali e concretiste di Walter Fusi.
Nelle sale del museo e nella città è raccontata la storia di Colle Val d’Elsa partendo dal San Pietro attraversando le vie e i vicoli del Borgo Santa Caterina e del Castello per arrivare al Museo archeologico” Ranuccio Bianchi Bandinelli, ora in restauro.
Grazie a questa proposta si potrà osservare lo sviluppo della città e della Diocesi di Colle rapportandosi alle opere d’arte e alle modifiche del tessuto urbano che sarà interessante conoscere dotandosi della specifica audioguida, il tutto affidato a Civita Opera.

Savina Fermi

Nessun commento