Ancora un film che non mancherà di coinvolgervi – nel bouquet di questi lavori francesi di Rendez Vous, l’imperdibile festival francese in Italia giunto alla sua dodicesima edizione e che vedrete in sala dal 27 aprile con Movies Inspired – Chez nous, A casa nostra, firmato dal regista belga Lucas Belvaux che porta sul grande schermo addirittura il Front National, ‘facendo un ritratto – come dice lui stesso – di quello che oggi è un partito populista e vedere come un gruppo di estrema destra riesca a catturare consensi nelle classi più popolari’.
La storia è quella di Pauline (Emilie Dequenne) un’infermiera che lavora autonomamente in un distretto minerario nel nord della Francia, e con il suo lavoro deve campare due figli piccoli ed assistere il padre, un metalmeccanico ormai in pensione con problemi di cuore ed un colesterolo alle stelle.
Pauline non si risparmia per assistere i suoi pazienti che le sono molto affezionati. Ma, come sempre succede quando siamo abituati a ricevere, nessuno si accorge che la giovane donna sta affrontando un momento sociale in rapida evoluzione con una realtà sempre più dura che impone delle scelte.
Philippe Berthier, uno splendido André Dussolier – perfettamente in parte nel ruolo di un medico politicamente impegnato che ha sempre creduto in lei – le offre un percorso alternativo mai praticato prima dalla sua famiglia… C’è infatti un partito nazionalista in crescita ed in cerca di rispettabilità, pronto a sfruttare a suo vantaggio la popolarità di Pauline, offrendole la candidatura a Sindaco della sua città, alle elezioni locali.
‘Sta accadendo qui in Francia, nella nostra terra, ogni giorno – scrive Belvaux nelle sue note di regia – ed è un discorso che sta diventando banale. Un discorso che capovolge le parole, le idee, gli ideali. Che mette le persone l’una contro l’altra. E la gente passa, dapprima senza rendersene conto, in maniera impercettibile e poi sempre più chiaramente dalla solitudine al rancore, dal rancore alla paura, dalla paura all’odio e da lì, inevitabilmente, alla rivoluzione, con la sua inevitabile eco di Revolution National’.
Un film politicamente impegnato con il valore aggiunto di una suspence in crescendo anche se, a ben guardare, non è un film militante e credeteci, non espone nessuna teoria. Ma uscendo dal cinema continuerete a pensarci e l’idea vi terrà compagnia, sorprendendovi con la sua forza…
Mariangiola Castrovilli