Una grande esposizione si aprirà a Perugia a Palazzo Baldeschi dal l’11 aprile al 15 settembre 2017, che vede unite Banche e Fondazioni bancarie per mostrare l’importante patrimonio che queste mettono a disposizione del pubblico in modo non privatistico, opere di grande interesse acquistate e restaurate che lo Stato non potrebbe acquisire. La mostra è curata dal Prof. Vittorio Sgarbi che ne ha eseguito la scelta e il titolo. E’ promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, organizzata dalla Fondazione CariPerugia con il supporto di Unicredit. Catalogo Fabrizio Fabbri Editori.
E’ stata presentata a Roma dal curatore Vittorio Sgarbi alla presenza di F.Stazi in sostituzione del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia G.Bianconi, di G.De Pretis Presidente di CariPerugia Arte e di Vittorio Guzzetti presidente dell’ACRI, la grande mostra che vede unite Banche e Fondazioni Bancarie italiane per far conoscere, come detto da Vittorio Sgarbi, un tesoro diffuso sul nostro territorio grazie agli acquisti che le Banche, trasformatesi poi da 25 anni in Fondazioni, hanno acquisito dalla metà del Novecento.
La mostra mettendo in luce almeno un’opera di ogni Fondazione creata nel territorio dove questa sussiste, indica l’immagine totale dell’arte del nostro Paese, un museo parallelo che può essere quasi paragonato agli Uffizi e Capodimonte. Le banche che hanno prestato sono sette e ventidue le fondazioni. Gli artisti in mostra sono celebri e noti al pubblico, ma anche artisti di grande pregio e meno noti, uno per tutti Dosso Dossi.
Le banche un tempo avevano la possibilità d’acquisto che ora è molto scemata per le note vicende e sponsorizzavano bellissime monografie per donarle ai clienti più importanti, utili anche agli addetti ai lavori e agli studenti di arte. Ora è solo grazie alla possibilità dell’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio ACRI, che si può consultare online (raccolte.acri.it) il patrimonio immenso che queste posseggono, che sembra assommare a quasi 13.000 opere di 73 collezioni d’arte.
Quest’esposizione di livello internazionale è stata creata anche per mostrare che il terremoto
non ha in alcun modo raggiunto le più note città dell’Umbria e le notizie esagerate hanno creato il panico, influenzando anche il turismo. Altre mostre si faranno a Gubbio dove verranno esposte 50 opere della Collezione Mario Rimoldi di Cortina che interessa molte belle tele di Filippo de Pisis; ad Assisi ci sarà l’esposizione delle opere d’arte recuperate e restaurate del territorio terremotato, e le 5 Fondazioni umbre allestiranno a maggio a Perugia un’ulteriore esposizione a Palazzo Lippi Alessandri.
L’esposizione sarà uno spaccato dell’arte iniziando da Giotto che ha rinnovato la pittura con molti altri artisti il cui elenco non è possibile in questa sede, che vede l’arte di ogni secolo messa in luce fino ad arrivare a quella tranquilla e meditata di Giorgio Morandi, facendo comprendere l’evoluzione degli stili, dando una panoramica della grandezza artistica italiana.
Emilia Dodi