La trentaseiesima edizione dell’Istanbul Film Festival, è ormai arrivato al settimo giorno di programmazione – noi l’abbiamo presa in corsa perché, come ricorderete – stavamo seguendo Rendez Vous, il Festival Francese che ha portato in Italia i suoi lavori più interessanti puntando i riflettori sulla figura femminile, con il valore aggiunto, quest’anno, di una nouvelle vague di preparatissime ed interessanti attrici e registe.
Appena arrivati ad Istanbul ci siamo però immersi in questa catturante atmosfera festivaliera che vede coinvolte le due sponde del Bosforo, quella europea e quella asiatica, in una kermesse diventata ormai di primissimo piano. Sempre più poi, i registi turchi, padroni di casa, hanno dimostrato una grande ricchezza di idee coniugata ad un gusto sempre più interessante e raffinato.
Per dare un po’ di numeri ecco i 207 registi di sessantuno paesi che hanno portato i loro lavori ad Istanbul, 186 i film e 17 gli short, spalmati in ben ventuno diverse categorie.
Una delle manifestazioni più importanti del Festival è, secondo noi, Meeting on the Bridge, giunta ormai alla sua dodicesima edizione, ovvero Markets and Networks co-financed by Creative Europe MEDIA, con una stretta e fattiva sinergia in tutti i campi del settore che stanno rispondendo sempre più entusiasticamente.
Molti poi gli eventi internazionali e nazionali, master class, presentazioni e vari attesissimi incontri tra cui quello con i registi turchi Taylan Brothers, autori di numerose serie televisive di successo e di film milionari.
Tra gli ospiti d’onore di questa 36° edizione dell’Istanbul Film Festival ci sono Sir Ian McKellen -validissimo ed indimenticabile attore Shakespeariano, ma…noto al grande pubblico soprattutto per il ruolo di Magneto nella saga cinematografica degliX:men e per quello di Gandolf, nelle trilogie cinematografiche deIl Signore degli Anellie in quella degliHobbit, ambedue dirette da Peter Jackson – e Volker Schlöndorff, uomo orchestra, come sapete è infatti regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, attore e, tanto per non farsi mancare niente, anche montatore. Tutti e due festeggiatissimi dal pubblico internazionale hanno raccontato e si sono raccontati in un crescendo di episodi e di curiosità sconosciuti ai più.
Per quel che riguarda gli italiani qui alla trentaseiesima edizione dell’Istanbul Film Festival, ci sono Tizza Covi con il suo Mister Universo, firmato con Rainer Frimmel nella sezione Best Of the Fest, Monte di Amir Naderi in Mined Zone, mentre nei documentari Time with NTV troviamo Liberami di Federica Di Giacomo, che siede anche in Giuria per i National Documentary Competition.
Mariangiola Castrovilli