Presentata a Roma, la Biennale di Venezia 2017 inizia con l’11° Festival di danza contemporanea diretto da Marie Chouinard dal 23 giugno al 1 luglio, che vedrà il Leone d’oro alla carriera assegnato a Lucilla Childs e quello d’argento a Dana Michel. Il Festival Internazionale del Teatro dal 25 luglio al 13 agosto diretto da Antonio Latella apre con il Leone d’oro alla carriera assegnato a Katrin Brack e quello d’argento a Maja Kleczewska. E infine la Biennale Musica dal 29 settembre all’8 ottobre sempre diretta da Ivan Fedele, con il Leone d’oro al compositore cinese Tan Dun e d’argento al giapponese Gai Fujikura.
Come ben spiegato dal Presidente, Paolo Baratta, i tre Festival hanno una linea comune pur nella discrezionalità dei vari direttori e quindi la Danza che ha per titolo Capitolo Primo è concepita sulla coreografia; quello del Teatro dal titolo Atto primo: Regia sulla regia teatrale, mentre quello della Musica dal titolo Estl è tutto dedicato all’Oriente. Tutto ciò per poter qualificare il Festival come luogo di ricerca con più spettacoli, che avrà uno sviluppo nei prossimi anni.
La Biennale College ormai fa parte integrante dei tre festival e quest’anno per danza e teatro ha conosciuto un ribaltone. Per danza non più coreografi di grido, ma giovani coreografi e attori noti; per teatro non grandi registi, ma giovani che lavoreranno con attori noti. La musica vedrà una grande apertura verso tutto i generi musicali in particolare con la tematica dell’Oriente. Quindi tutti i tre festival risulteranno coesi pur nelle loro differenze.
Impossibile in questa sede dare nello specifico tutti i programmi che sono veramente molti, basterà dire che per la danza Marie Chouinard considerando questa un’arte viva vuole portarla nel cuore della città e con la Biennale College, la scuola per coreografi, quella per i danzatori, gli spettacoli, gl’incontri post spettacoli, gl’interventi nei campielli, propone autori e opere nelle quali crede in maniera assoluta per far comprendere come la danza contemporanea sia viva, vivacissima e da comprendere. Per questo la biennale è dedicata ai coreografi. Alla fine di ogni spettacolo ci sarà un incontro con i fruitori.
Antonio Latella che per il Teatro ha focalizzato tutto sulla regia, ha scelto registe donne perché con loro risulta più facile seguire l’evoluzione del linguaggio che pur sviluppandosi in modo molto naturale, grazie al loro senso critico unisce quello del secolo passato con la contemporaneità creando nuovi linguaggi con un valido processo creativo. Per la Biennale College incentrata sulla figura del regista, c’è stato un bando dedicato solo ai giovani registi italiani che presentano un proprio progetto inedito o mai rappresentato in forma totale.
Il Festival organizza un ciclo di incontri con le registe ospiti.
Il programma completo si potrà leggere sul sito.
Emilia Dodi