A Merano Arte dal 29 aprile al 9 luglio 2017 c’è la una mostra dal titolo “Chi è ancora austriaco” dove 5 artisti: Nicolò Degiorgis, Francois-Xavier Gbré, Runo Lagomarsino, Sonia Leiter e Renato Leotta si pongono questo quesito cercando di mettere in luce i cambiamenti sociali e storici che hanno mutato la città nel tempo. L’esposizione è a cura di Luigi Fassi.
La mostra è aperta nell’occasione dei 700 anni dell’ordinamento della città di Merano e il titolo prende il nome dal giornale di guerra austriaco, scritto da Robert Musil, che nel 1916 si interrogava sulla vera nazionalità della città prendendo in considerazione il fatto che non si poteva chiamare austriaco colui che era nato e viveva in luoghi che erano solo sotto il dominio dell’Austria qualunque ne fosse la nazionalità.
Gli stessi residenti non si dichiaravano austriaci ma con il nome del luogo dove erano nati. Merano poi era sempre stata considerata un città internazionale dove convivevano pacificamente tutte le etnie e in effetti era, come Trieste, un coacervo di persone e questo faceva sì che questa aggregazione avesse arricchito la popolazione.
Questa domanda che si era posto Robert Musil viene riproposta oggi a distanza di 100 anni per mettere in luce i cambiamenti storici e politici che si sono verificati e dai quali prende spunto quest’esposizione.
Per questo tutto ruota attorno alle opere che questi artisti, (Degiorgis, Gbré, Lagomarsino, Leimer e Leotta) hanno all’uopo creato. Sono coloro che hanno trascorso proprio a Merano un periodo di residenza artistica come ospiti di Merano Arte.
Hanno fatto ricerche e progetti ideati proprio per questa città, analizzandola e interpretandola partendo dalla storia recente per mostrare i cambiamenti epocali in atto non solo nella società europea ma nel mondo globale. Il punto focale è la storia di una ricerca costante di autonomia che i territori sudtirolesi del tempo austro-ungarico, nella lotta antinapoleonica e nel confronto politico, hanno messo in atto per avere maggiore libertà amministrativa, e mostrare il suo cosmopolitismo, Questo ne fa una città che unisce la cultura mitteleuropea con quella mediterranea.
Così Nicolò Degiorsis che è nato e vive a Bolzano ha girato il mondo da Hong Kong a Pechino e in altri luoghi, per lavorare con la fotografia. E’ conosciuto tra i 30 migliori fotografi al mondo. Francois Xavier Gbré nato in Francia lavora in Costa d’Avorio. Fotografo artista testimonia la memoria e i cambiamenti sociali avvenuti dal tempo della colonizzazione anche architettonicamente. Bruno Lagomarsino nato in Svezia vive e lavora tra il Brasile e dove è nato, indaga i modelli storiografici, matematici e geografici che hanno permesso il controllo coloniale nel mondo.
E infine Sonia Leimer nata a Merano che vive a Vienna. I suoi lavori interessano il contrasto tra spazio e tempo, domandandosi quanto questo sia percepito come esperienza storica individuale. Renato Leotta nato e vive a Torino e si esprime con vari mezzi fotografia, video, pittura e recupero materiali d’archivio, esplorando i confini e i limiti della bidimensionalità dell’immagine.
Savina Fermi