Bello e promettente questo esordio alla regia di un nipote e figlio d’arte che ha tutti i numeri per andare lontano. Stiamo parlando di Andrea De Sica, nipote di Vittorio e figlio di Manuel – che ci ha regalato belle ed indimenticabili colonne sonore, e a cui il film è dedicato – e della produttrice Tilde Corsi .
Andrea però è un ragazzo estremamente indipendente e ha preferito affidare il suo lavoro alla Vivo Film di Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, che l’ha prodotto con Rai Cinema in coproduzione con la belga Tarantula e in associazione con HDRÀ, piuttosto che ricorrere a sua madre, perché, come ammette lui stesso “ho riconosciuto in Vivo film la libertà per sperimentare, assolutamente fondamentale per un’opera prima”.
I figli della notte nasce da un’idea originale del regista che ne ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Mariano Di Nardo in collaborazione con Gloria Malatesta. Unico film italiano in concorso al Torino Film Festival ed appena passato a Bari al BFS&ST, uscirà in sala il 31 maggio con la 01 Distribution.
Il cast, tutto perfettamente in parte, vede come protagonisti Vincenzo Crea e Ludovico Succio, con loro Fabrizio Rongione, Yuliia Sobol, Luigi Bignone, Pietro Monfreda, Michael Bernhard Plattner e Dario Cantarelli.
“Volevo raccontare un disagio non legato all’emancipazione sociale di qualsiasi natura ma, che non per questo, è meno profondo o radicato oggi nella nostra società – ha esordito Andrea De Sica con un sorriso dei suoi luminosi occhi azzurro/verde mare – cercando di descrivere un universo giovanile che mi sembrava poco esplorato, almeno qui nel nostro Paese”.
Perché ha scelto come cornice un collegio kafkiano ad alta quota ed isolato tra le nevi dell’Alto Adige?
“Perché sono partito dall’esperienza diretta di amici a cui sono legato che, all’improvviso, si sono ritrovati a vivere in collegio. Un luogo anacronistico nel duemila. Ma quello che mi interessava, era raccontare il senso di abbandono che si prova a sedici anni. Un momento cioè, in cui non abbiamo ancora una connotazione precisa e in cui , si possono compiere scelte, che marchieranno, in modo indelebile, la nostra vita”.
Andrea il film è dedicato a suo padre Manuel De Sica… “la sua scomparsa è stata un grande dolore. La colonna sonora avrebbe dovuto farla lui. Quando è scomparso ho deciso che l’avrei realizzata io”.
Dopo questo bellissimo, inusuale e profondamente coinvolgenti I figli della notte cosa farà?
“Ho già pensato ad un altro film. E farò anche il musicista, proseguendo così anche il mio cammino musicale”.
Mariangiola Castrovilli