Bello e promettente questo esordio alla regia di un nipote e figlio d’arte che ha tutti i numeri per andare lontano. Stiamo parlando di Andrea De Sica, nipote di Vittorio e figlio di Manuel – che ci ha regalato belle ed indimenticabili colonne sonore, e a cui il film è dedicato – e della produttrice Tilde Corsi .
“Volevo raccontare un disagio non legato all’emancipazione sociale di qualsiasi natura ma, che non per questo, è meno profondo o radicato oggi nella nostra società – ha esordito Andrea De Sica con un sorriso dei suoi luminosi occhi azzurro/verde mare – cercando di descrivere un universo giovanile che mi sembrava poco esplorato, almeno qui nel nostro Paese”.
“Perché sono partito dall’esperienza diretta di amici a cui sono legato che, all’improvviso, si sono ritrovati a vivere in collegio. Un luogo anacronistico nel duemila. Ma quello che mi interessava, era raccontare il senso di abbandono che si prova a sedici anni. Un momento cioè, in cui non abbiamo ancora una connotazione precisa e in cui , si possono compiere scelte, che marchieranno, in modo indelebile, la nostra vita”.
Andrea il film è dedicato a suo padre Manuel De Sica… “la sua scomparsa è stata un grande dolore. La colonna sonora avrebbe dovuto farla lui. Quando è scomparso ho deciso che l’avrei realizzata io”.
“Ho già pensato ad un altro film. E farò anche il musicista, proseguendo così anche il mio cammino musicale”.
Mariangiola Castrovilli