Contestualmente alla 57° Biennale di Venezia la Generali Italia apre al pubblico gratuitamente Palazzo Morosini con una mostra dedicata all’antica pratica di marziali giapponesi del Sumo. Con 33 opere è raccontata KOKODE’ KAMIGAMI. E’ Curata da Xavier Martel resterà aperta fino al 16 luglio 2017.
La Generali Italia Valore Cultura ha inteso celebrare la 57° edizione della Biennale d’Arte riaprendo Palazzo Morosini e consentendone la visita gratuita con una mostra celebrativa dell’antica pratica di arti marziali giapponesi del Sumo.
Il Sumo nasce nel VI secolo derivando dagli antichi riti religiosi scintoisti, sviluppatasi nel tempo come arte marziale praticata soprattutto dai guerrieri, divenendo un vero sport solo nel XIX secolo. La Generali Italia ha inteso promuovere questa mostra per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio.
L’esposizione racconta per mezzo dell’arte fotografica e della pittura, questa misteriosa pratica di arti marziali che non è solo sportiva ma ha in sé una particolare spiritualità. All’uopo con 33 opere tra pittura e fotografia, si avrà modo di conoscere, se pur non profondamente, l’intelligenza e l’accettazione di sé dei lottatori di Sumo, che non sono solo spinti dalla forza ma da un concetto spirituale, e questo è ben rilevabile dai loro movimenti.
Quest’antica arte giapponese è lo sport nazionale e Philippe Marinig con le sue foto ne dà conto sia mentre si allenano nelle heya, palestre dette scuderie, sia quanto si affrontano sul tatami nel doyo con i caratteristici perizoma mawashi tenendo i capelli con la crocchia detta oi-chomage.
Una sezione è dedicata al celebre campione giapponese Kinenosato che indossa la pesante corda detta tsuna, 72° yokozuna nella storia del Sumo che dura da più di 700 anni, vincitore del Gran Sumo di Spring 2017, dopo ben 19 anni dall’ultimo yokozuna. Molto belli i dipinti del noto artista Daimon Kinoshita. Sponsor tecnici dell’evento sono Shoei, Awagami Factory e Fujifilm, Billionaire e Gatehouse. In effetti un evento strano per la Biennale Arte che attirerà certamente un particolare pubblico.
Savina Fermi