Dal 20 aprile scorso e fino al prossimo 14 maggio è in scena al Teatro Ghione di Roma un particolare spettacolo scritto da Eduardo Aldàn, un lavoro che Franco Ferrini ha trasferito dall’originale spagnolo in italiano su progetto artisitico di Gianluca Ramazzotti; la direzione è di Ricard Reguant.
Un lavoro che, dicevamo, ha le sue origini in Spagna e che ha già mietuto successi anche in Messico ed in Portogallo con una trama che si basa sul terrore psicologico che prende lo spettatore quando in scena vanno particolari effetti speciali che lungi dal voler terrorizzare il pubblico in sala intende, in effetti, divertirlo.
“10.000 dollari per un massacro”, “La notte dei diavoli”, “Sette note in nero”, “Uomo a metà”, attraverso un sapiente uso del linguaggio scenico, spiazza, sorprende e destabilizza il pubblico suggerendo terrore psicologico, fino a immergerlo in un grande e spaventoso momento, validamente coadiuvato da Claudia Genolini, Luca Basile e Yaser Mohamed i quali ce la mettono tutta perché lo spettatore rifletta sulle sue paure infantili e, viaggiando all’interno di una atmosfera che vorrebbe essere carica di terrore, riesca a provare una sensazione di inquietudine e di paura all’interno di un luogo, proprio il teatro, all’interno del quale si sente normalmente sicuro.
Andrea Gentili