Rinascimento segreto in tre sedi

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É aperta a Urbino, Pesaro e Fano un’importante esposizione curata e scelta da Vittorio Sgarbi che mostra circa 80 opere tra dipinti e sculture, che non si erano mai offerte alla vista del pubblico in quanto di proprietà di banche, collezioni private o istituzioni. A Urbino in Palazzo Ducale, a Pesaro nei musei civici di Palazzo Mosca e a Fano nella Pinacoteca Malatestiana. Sono opere di grande pregio i cui artisti non sono noti al grande pubblico. Rimarrà aperta fino al 3 settembre 2017.

Garofalo Madonna col Bambino Urbino

Questa ricercata mostra che Vittorio Sgarbi ha voluto in tre luoghi Urbino in Palazzo del Castellare, Fano nel Museo archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano sala Morganti, Pesaro nei Musei civici di Palazzo Mosca, farà conoscere al pubblico anche straniero, artisti di grande vaglia meno noti o quasi sconosciuti.

 

 

 

 

Giacomo Nicola da Recanati Crocifissione Urbino

Come scritto da Vittorio Sgarbi “Rinascimento segreto è una mostra difficile. C’è una complessità di ricerca sia nelle opere che degli autori che rende questa mostra di livello sofisticato. Accanto a Raffaelo e Perugino, si possono ammirare tanti artisti che ancora si muovono nell’anonimato, conquiste della ricerca critica recente o artisti pur conclamati ma ancora oggetto di studio……..”.

 

 

 

 

Giovanni Buonconsiglio Madonna col Bambino Pesaro

Il Curatore ha inteso far conoscere “tutte le scuole del Rinascimento italiano” che sono mostrate a Urbino, mentre a Pesaro c’è la scuola veneta che sarà molto visitata dagli stranieri che frequentano il Festival Rossini, mentre a Fano le sculture, le ceramiche e l’oreficeria. Così oltre ai notissimi artisti di scuola marchigiana, ci sono opere inedite o ancora poco note che rappresentano tutte le scuole del Rinascimento. Impossibile in questa sede citarle tutti.

 

Agostino di Duccio Madonna col Bambino Fano

Basterà dire che tra gli altri per le varie scuole, in quella toscana ci sono Piero del Pollaiolo, Antonio Rossellino, Benvenuto Cellini; in quella veneta Bonifacio de’ Pilati e Filippo da Verona; in quella ferrarese il Garofalo, Dosso Dossi, e L’Ortolano, così chiamato in quanto figlio di un fruttivendolo; in quella lombarda Giovanni Agostino da Lodi, Defente Ferrari e in quella emiliana e romagnola Giovanni Francesco da Rimini, Marco Palmezzano, Parmigianino.

 

 

Antonio Rossellino Testa di bambino Fano

Per la Scuola del Centro Italia Nicolò Liberatore detto L’Alunno, Raffaello, Perugino, Giulio Romano e Cola dell’Amatrice e molti altri che hanno creato un periodo di grande arte chiamato Rinascimento che va dal ‘400 al 500’. L’arte italiana era già importante ma dopo Piero della Francesca e le sue considerazioni matematiche e prospettiche l’arte è divenuta sublime.

 

 

 

Agostino da Lodi Sacra Famiglia Pesaro

Non è più arte devozionale, come si nota nella Flagellazione di Piero e in Antonello da Messina nell’Annunciata, la Tempesta del Giorgione che ancora è oggetto di studio, L’amor sacro e quello profano del Tiziano e la Deposizione di Cristo del Pontorno.
La fine del’400 e tutto il ‘500, sono gli anni del Mantegna, Cosmè Tura, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto, Tiziano, Correggio, Parmigianino.
Molto c’è da ammirare in questi tre luoghi anche per la straordinaria architettura voluta dai Signori del periodo e con Rinascimento segreto conoscere artisti molto validi.
Emilia Dodi

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