Giancarlo Limoni antologica al Macro Testaccio

E’ aperta dal 21 giugno al 17 settembre 2017 al Macro Testaccio di Roma Padiglione 9A un’antologica dedicata al pittore Giancarlo Meloni con opere di grandi dimensioni che vanno dal 1908 al 2017. E’ curata da Lorenzo Canova con catalogo Edizioni ARATRO.

La mostra di quest’artista contemporaneo è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale, Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con le gallerie L’Attico di Fabio Sargentini e A.A.M Architettura Arte Moderna Roma e l’ARATRO dell’Università del Molise. Sono 25 grandissime opere realizzate tra il 1980 e il 2017 da Giancarlo Meloni, protagonista della Nuova Scuola Romana.

 

E’ noto come Fabio Sargentini nella sua galleria abbia sempre presentato artisti di valore supportandoli nel loro ciclo artistico, quindi va da sé che Limoni risulti un pittore che con il suo lavoro poetico, rigoroso, abbia sempre ricercato il senso della luce, della materia, del rapporto tra natura e cultura.

 

 

 

 

Nella sua ricerca l’artista mette in primo piano il pensiero filosofico interpretando la natura in dialogo con la storia dell’arte di artisti che a questa si sono ispirati come Turner, Monet, Souline, Fautrier Mafai e altri, e così facendo ci offre, in modo contemporaneo, della vera pittura con accenni all’arte orientale sempre però in modo molto indipendente e personale.

 

 

 

Nelle opere degli anni ’80 Limoni interpreta ciò che dipinge con colori e dissonanze di segni in rapporto con la tessitura delle tele.  In seguito poi la materia si è fatta man mano più densa con molte stratificazioni, intrecci pittorici e rapidità esecutiva che mette in gioco la meditazione e la rapidità del risultato con una leggerezza mentale mediata dal pensiero orientale.

 

 

Così la materialità del colore denso e grumoso sulla tela lo fa apparire come il gesto antico e nel contempo sempre rinnovato del pittore. In effetti dagli anni ’90 in poi l’artista nella sua pittura riesce a far vibrare gli elementi come il riflesso dell’acqua nel mare con effetti luminosi e anche il movimento del vento facendo sì che i colori grumosi abbiano un effetto cristallizzante.  Le opere più recenti sono dedicate ai Giardini di neve dove il bianco assume effetto di velature e valore cromatico. Una interessante e comprensibile mostra contemporanea.

Emilia Dodi