Metro Manila nei cinema italiani

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Un film che siamo sicuri vi emozionerà e che vedrete fino all’ultimo minuto con grande interesse questo Metro Manila, un thriller che il regista britannico Sean Ellis ha girato dopo una prima breve visita alla capitale filippina, e fu subito amore, perché Manila è una metropoli che l’ha affascinato ed ha amato fin dal primo impatto. E, udite udite, il film lo ha girato in Tagalog, una lingua che neppure conosce…

Ellis è un regista che sa il fatto suo ma, dopo averlo ampiamente provato in patria, non aveva avuto i giusti riconoscimenti. Infatti, come lui stesso dice, nella terra D’Albione, ‘la prima cosa che dicono, anche davanti ad un progetto interessante, è sempre No’.

Così Ellis ha piantato baracca e burattini a Londra, ha messo un’ipoteca sulla sua casa ed è partito per le Filippine, realizzando  un ottimo  lavoro che, nel 2013, ha vinto tre British Indipendent Awards,(come miglior film, miglior  regia e miglior produzione) mentre, al prestigioso Sundance 2013, nella sezione World Cinema Dramatic, ha portato a casa il primo premio.

Giusti e meritati riconoscimenti ad un film scritto in maniera brillate e splendidamente interpretato da Jake Macapagal, ottimo attore teatrale coadiuvato da Althea Vega, John Arcilla, Ana Abad-Santos, Miles Canapi. Pare poi che per Ellis non sia stato un problema dirigerli perché, come spiega, ‘Le Filippine sono un ex protettorato americano, così tutti gli attori parlano inglese. Ho deciso allora di dare a tutti l‘opportunità di tradurre le loro battute in Tagalog, che io non conosco, ìn modo che il loro personaggio dicesse cose sensate. Così invece di controllare il testo, sono stato più libero di osservare il loro body language, scoprendo che, per sapere se la recitazione è corretta, non c’è bisogno di sapere cosa stiano dicendo”.

Chissà che lavoro… “neanche tanto. Per gli otto mesi di riprese, ogni sera mandavamo a Jake Macapagal per mail, il file audio delle scene editate. Lui le traduceva correttamente in inglese e ce lo rimandava indietro. Ci siamo accorti però che gli attori erano andati al di là del testo ed alcune scene erano senza senso. Allora abbiamo corretto e rieditato il sonoro. Una volta finito, abbiamo licenziato il film presentandolo ad un pubblico filippino senza sottotitoli, per vedere se reggeva ed è stato un successo”.

La trama non ve la raccontiamo è una sorpresa che non vogliamo guastarvi, visto che è un lavoro veramente eccezionale. E allora dal 21 giugno in sala Metro Manila con la Bunker Hill, un lavoro assolutamente da non perdere.

Mariangiola Castrovilli

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