The Whole Truth tradotto in italiano con Una doppia verità – è il titolo di un’appassionante thriller che vi terrà incollati alla poltrona fino all’ultimissima battuta, senza mai capire quale sarà il finale – di questo superbo film scritto da Rafael Jackson e diretto dalla regista Courtney Hunt che certamente ricorderete per un altro lavoro ad alto tasso adrenalitico, Frozen river, e che qui lo diventa ancora di più rivisitando il legal drama su un caso giudiziario che sembrerebbe già risolto….
Bello, incalzante, con un senso del ritmo per cui ad ogni secondo, ti chiedi cosa succede adesso, Una doppia verità, racconta di Mike Lassiter (Gabriel Basso)un ragazzo di diciassette anni, accusato di aver ucciso il padre Boone (Jim Belushi). È stato trovato infatti inginocchiato accanto al corpo e con le sue impronte sul coltello affondato nel petto.
A difenderlo un amico di famiglia di sempre, l’avvocato Richard Ramsey(Keanu Reeves), che ha promesso alla vedova Loretta, un’irriconoscibile Renée Zellweger di aiutare suo figlio a tutti costi. Il problema è che, dopo l’arresto in cui Mike ha confessato di essere stato lui, non ha più detto una parola.
Ad aiutarlo nell’ormai sempre più difficile, quasi impossibile compito di difendere il ragazzo, Ramsey ha accanto una nuova giovane collega Janelle (Gugu Mbatha-Raw) che in questo caso ha come priorità assoluta quella di trovare tutta la verità su quanto è successo quel giorno, mentre il suo ottimo fiuto la porta subito a scartare i testimoni non affidabili.
Ecco, i testimoni inaffidabili, cioè quelle persone sostanzialmente oneste ma che in alcuni casi, davanti alla complessità delle diverse verità ne ammettono una che non è poi proprio quella che è realmente accaduta…La regista Courtney Hunt cita infatti Rashomon del mai dimenticato Akira Kurosawa diventato ormai un cult “credo ci sia una sola verità oggettiva nella storia, ma ne otteniamo cinque versioni diverse. Nel racconto non c’è niente altro che la verità che chiede di essere svelata. Si cerca di trovarla senza mai arrivarci veramente. Ecco, la ricerca della verità è quello di cui parla il mio film”.
Ecco così moltiplicarsi, senza soluzione di continuità, doppi e tripli giochi con sempre nuovi colpi di scena ed improvvisi depistaggi in cui si muovono testimoni poco affidabili che accompagnano il pubblico in un’adrenalinica corsa contro il tempo in questo processo diventato adesso un labirinto di menzogne. Ma qual’ è la controversa verità ora che tutti non dicono il vero?
E sì, perché ne La doppia verità le sfide si susseguono praticamente ad ogni scena, e, in quanto a sfide Gabriel Basso, interprete del giovane protagonista Mike, chiuso in un impenetrabile mutismo confessa che “la ragione per cui Mike non parla è giustificata. E’ stato molto difficile trasmettere emozioni senza parlare, ma credo che recitare sia proprio questo”.
Se siete amanti del genere di cui non si viene mai a capo se non un minuto dopo il finale, allora La doppia verità non potrà che affascinarvi. Dal 15 giugno in sala con Videa.
Mariangiola Castrovilli