É in corso alla Ca’ Foscari di Venezia un’esposizione dal titolo “Valery Koshlyakov Non smettiamo di costruire l’utopia” curata da Danilo Eccher, fino al 29 luglio 2017. Con dipinti di grandi dimensioni e oggetti l’artista si rifà all’architettura di Venezia e di Mosca.
Valery Koshlyakov è noto in tutto il mondo per il suo impressionismo utopico che coniuga fantasia e realtà. Sue opere sono conservate al MACRO, al Centre Pompidou, e in tutti i Musei di Stato russi. Ha esposto le sue pitture al Louvre al Guggeheim di New York e Bilbao, al Museo John Kennedy di Washington D.C.e a Venezia, protagonista della Biennale del 2003.
Tutto il percorso artistico di Koshlyakov secondo Danilo Eccher, “appare instabile e precario di costante oscillazione tra l’eleganza di una cultura nobile e la durezza di una realtà materica brutale, consapevole e orgoglioso del ricco patrimonio storico ma anche attento ai rigurgiti di una contemporaneità spietata, abile dominio di forme e spazi ma pronto sporcarsi le mani con i linguaggi più ruvidi: Koshlyakov è sensibile poeta e guerriero barbaro”.
L’artista nato nel 1962 nel territorio di Roskov ha studiato in una delle Accademia più importanti di tutta la Russia. Nel 1988 ha aderito al movimento Arte o morte che riuniva giovani artisti che volevano esprimersi in modo nuovo. Lasciata presto la Russia recandosi a dipingere tra Parigi e Berlino è divenuto artista internazionale. La sua arte si identifica tra i simboli delle città, di popoli e di epoche e non manca di inseguire l’utopia tra memoria e fantasia che uniscono il paesaggio con il desiderio di ciò che si vorrebbe vedere.
In effetti le opere che riguardano le civiltà del passato sono sempre immagini che si configurano tra la realtà e la fantasia e benchè in effetti siano monumentali, le sue tele risultano fragili pur mostrando le macerie di grandi civiltà del passato fatte divenire dall’artista l’esempio di come ogni grandezza possa dissolversi. Per questo Venezia con la sua immagine delicata e fragile fa da contrapposizione ideale nelle sue ultime grandi realizzazioni.
Non un catalogo ma una grande monografia accompagna la mostra che è realizzata da Silvana Editoriale in collaborazione con il Museo dell’Impressionismo Russo. La bella e interessante esposizione si svolge su due piani della Ca’ Foscari.
Anna Camia