Nella sede della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ex GNAM, tra le mostre presentate c’è quella dedicata a George Grivas artista che rappresenta la Grecia alla 57°Biennale veneziana, con una selezione di opere cinematografiche realizzate tra il 2005 e il 2014.
L’Artista greco presenta una selezione di opere che uniscono fotografia e cinema, creando dei video che sono basati su sequenze di immagini basate sull’ immobilità alternata alla mobilità per mostrare il rapporto che da sempre unisce fotografia e cinema. Infatti Grivas ha dichiarato: “Ogni mio lavoro si sviluppa lungo sue direzioni: da un lato la linearità, la narrazione , il racconto di qualcosa che procede e si sviluppa, dall’altro l’irreale, la pausa, il dimenticarsi di come andrà a finire, congelato nel momento fotografico….”.
La sua ricerca, inerente il periodo preso in considerazione, è basata sul concetto del tempo presentando o mettendo in luce il racconto realizzato, costruendolo in maniera che unisce lentezza e velocità, che Grivas chiama “lentezza velocizzata” simile al non ritmo dei segni, una rapidità percepita in maniera quasi ipnotica, cosicchè il tempo e la durata diventino quasi irrilevanti”.
E’ un modo di creare una lingua astratta dell’immagine ferma o in movimento, sia narrativa che non, sia nel contenuto che nella forma. Infatti le immagini che l’artista riesce a realizzare sono inseribili nel futuro o nel passato, in luoghi noti o meno, e in qualsiasi momento, come mostrano le realizzazioni di architettura modernista di paesaggio urbano che l’artista filma con la videocamera o con la macchina fotografica che danno una sensazione di malinconia o alienazione. Il paesaggio urbano attuale di contro mostra i temi esistenziali come le relazioni umane, la mancanza di comunicazione tra le persone, i desideri sessuali insoddisfatti di una società che giudica.
George Grivas è nato ad Atene nel 1969 e ha studiato sempre ad Atene dove vive e lavora laureandosi in Scienze Politiche all’Università recandosi poi a Berlino alla Film and Media alla Freie Universitad. Nel 2009 ha una personale al National Museum of Contemporary Art di Atene e sue opere sono presenti in numerose collettive e numerosi festival. Impossibile in questa sede elencare tutte le sue partecipazioni, basterà dire che è artista di fama mondiale.
Una mostra particolare da non mancare.
Emilia Dodi