Al Centro Nazionale Culturale di Milano dal 5 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018 ci sarà l’esposizione delle foto di Franco Pagetti uno dei più noti reporter internazionali dal titolo “Franco Pagetti Tutti i confini ci attraversano”.
Franco Pagetti (1950) è un fotoreporter che ha iniziato con le foto di architettura e poi con le principali riviste di moda, come Vogue, Elle e altre . Ha lavorato per il venerdì di Repubblica seguendo il periodo più infuocato per l’Irlanda e infine nel 1997 si è dedicato completamente ai reportage per le più importanti riviste e giornali del mondo come The New York Time, Time, News week, Le figaro e altre.
L’esposizione ideata dal direttore della CMC, Camillo Fornasieri e curata da Enrica Viganò con il patrocinio della Regione Lombardia e Comune di Milano, interessa gli scatti che Pagetti ha realizzato per primo nei luoghi di guerra del mondo dall’Afghanistan al Kosovo, da Timor Est a al Kashmir, dalla Palestina alla Sierra Leone, al Sudan. Inoltre con motivazioni differenti ha fotografato la Cambogia, Laos, Vaticano, Arabia Saudita e Indonesia.
Pagetti ha dichiarato: ”Il linguaggio fotografico e uno strumento. Comunicare con la fotografia è davvero un modo per raggiungere gente di ogni lingua e cultura. Da parte mia uso il linguaggio della fotografia declinato in ogni sua forma, secondo quello che voglio fare. Sono sempre foto in cui cerco di mettere me stesso, quello che sono io e forse quello che sarò”. ( foto 3)
Il reporter ha come cifra stilistica la possibilità di vedere l’uomo nelle situazioni esasperate e vivere il proprio ambiente attraverso confini visibili e invisibili. Infatti considera che in ogni soldato che esegue ordini ci sia sempre una singola persona con le sue sofferenze e il suo desiderio a volte di fuggire e la sua resistenza. In effetti con i suoi scatti Pagetti attraversa il paesaggio dell’Afghanistan, i ritratti dei pastori erranti e in bianco e nero, le persone in preghiera nelle loro case durante la battaglia e le differenze tra Sciti e Sunniti nel modo di pregare, i muri urbani o geografici tra Palestina, Irlanda, Afghanistan, e ancora le tende colorate cucite dalle donne di Aleppo a protezione dei loro figli o mariti. Catalogo Quaderni del C.M.C.
Savina Fermi