Nella magica cornice del Teatro Antico di Taormina è andata in scena la settantunesima edizione dei Nastri D’Argento con metà dell’universo dello spettacolo sul palco a ricevere i premi e l’altra metà, seduta in platea per applaudire.
La novità del settantunesimo compleanno è stato il cambio di conduzione, dal Presidente del SNGCI Laura Delli Colli alla presentatrice Andrea Delogu. Personalmente preferivamo le edizioni presentate dalla Delli Colli, che oltre ad avere una conoscenza invidiabile ed approfondita del mondo dello spettacolo ed un modo di porgere tutto particolare, riusciva a conferire all’evento un calore tutto speciale.
Ma veniamo ai premiati, facendo una graduatoria, allora la più simpatica e divertente è stata Carla Signoris, Nastro come attrice non protagonista per Lasciati andare, di Francesco Amato. Con voce suadente ha raccontato la differenza tra il marito cinematografico Toni Servillo e quello reale Maurizio Crozza. Ovviamente i commenti erano ampiamente positivi per tutti e due, ma la chiosa su quello reale suonava come, chi avesse delle curiosità rispetto a Mauri, poteva farsi avanti che lei l’avrebbe prestato …volentieri..
Con lei, ex aequo come migliore attrice non protagonista, che però non ha potuto essere presente per un problema alla caviglia, Sabrina Ferilli per Omicidio all’italiana di Maccio Capatonda
La più sexy invece Monica Bellucci, Nastro Europeo per On the Milky Road – Sulla via Lattea, che appena atterrata da Madrid, ha sfoggiato un abito che non nascondeva niente delle sue gambe, in un lungo abito di pizzo nero che diventava trasparente dal primo fianco in poi… Tra le sue imperdibili parole ‘Nel mio percorso da zingara, ricevere un riconoscimento in Italia è la cosa più bella’.
E veniamo a La Tenerezza di Gianni Amelio che con 7 nomination ha portato a casa i 4 Nastri, come miglior film, regia, miglior attore Renato Carpentieri e fotografia di Luca Bigazzi.
Il Nastro per la miglior attrice è andato, secondo le previsioni a Jasmine Trinca per Fortunata di Sergio Castellitto, come anche il Premio Wella per l’immagine. Sempre per Fortunata e per Il più grande sogno di Michele Vannucci, il Nastro all’attore non protagonista è andato ad Alessandro Borghi, prossimo ‘padrino’ alla Mostra del Cinema di Venezia.
A Ficarra e Picone il Nastro per la miglior commedia dell’anno, L’ora legale, mentre Andrea De Sica, con I figli della notte si è rivelato il miglior regista esordiente. Il premio Nino Manfredi, l’hanno portato a casa Pierfrancesco Favino e Kasia Smutniak, assente giustificata perché sul set di un altro film, per il loro funanbolico, divertentissimo Moglie e marito. Premio consegnato dalla splendida ottantacinquenne Erminia Manfredi, siciliana doc. Ed il prestigioso orologio del Premio Hamilton Behind the camera – Nastri d’Argento è andato a Gabriele Muccino che, dopo oltre dieci, è tornato a girare in Italia con il film L’isola che non c’è.
Nastro d’argento alla carriera 2017 a Roberto Faenza, 50 anni di cinema nell’anno de La verità sta in cielo 2017. Per i Premi speciali poi, Sole, cuore, amore di Daniele Vicari e 7 minuti di Michele Placido, ricevono due importanti riconoscimenti Per l’attenzione al cinema civile, in particolare sul tema del lavoro.
Appuntamento per vedere tutta la serata su Raiuno il 14 luglio alle 23,20 ed il 15 luglio, in mondovisione, con Rai Italia, preceduta, mercoledì 5, da uno speciale Movie Mag su Rai Movie.
Mariangiola Castrovilli