“Art Parma Fair”, ormai alla sua VII edizione, torna a Parma in concomitanza con “Mercanteinfiera”, specificatamente dal 30 settembre al 1 ottobre e dal 6 all’8 ottobre alle Fiere di Parma (Padiglione 7). Accanto agli oltre mille espositori di curiosità e antichità che popolano la mostra-mercato si svolge questa manifestazione dal respiro internazionale con diverse firme di prestigio, ma anche emergenti, che si coniugano e si dividono, si declinano nelle linee della fiera per poi dissociarsi dalle atmosfere stesse della manifestazione evento a lei parallela. Così numerose correnti artistiche si riuniscono insieme dall’Astrattismo alla Metafisica, dalla Pop Art all’Arte Concettuale per arrivare alla più contemporanea Arte Analitica, senza però dimenticare la tradizione.
E’ anche grazie ad “Art Parma Fair” che il mercato delle aste sta finalmente registrando una nuova crescita del fatturato. ArtParma Fair, con opere la cui fascia di prezzo varia dai 500 Euro alle centinaia di migliaia di Euro, rappresenta un importante momento di scambio e di confronto tra galleristi e pubblico, un appuntamento per i collezionisti alla ricerca di un investimento, un’occasione per esperti del settore alla scoperta di nuovi talenti.
Carla Accardi, Mario Sironi, Mattia Moreni, Giacomo Balla, Renato Guttuso, Tano Festa, Franco Rognoni e Trento Longaretti (scomparso recentemente) Pino Pinelli, Paolo Cotani, Victor Vasarely, Gioni David Parra e Achille Perilli sono solo alcuni dei nomi degli importanti artisti del 900 di cui il pubblico potrà ammirare le opere. Non solo questo, ma molto altro anima il Padiglione 7 infatti lo spettatore potrà ammirare alcune delle opere di grandi maestri come Giorgio De Chirico, Andy Warhol e le acqueforti di Amedeo Modigliani, Mario Schifano e Alighiero Boetti, uno degli artisti più desiderati dal collezionismo che continua a registrare un trend positivo. Inoltre firme affermate come Agostino Bonalumi, Enrico Castellani e Mario Sironi.
Per non dimenticare poi l’artista del secondo dopoguerra Piero Dorazio, artista romano che ha contribuito all’affermazione dell’astrattismo in Italia, da quando nel 1947 redasse il manifesto del “Formalismo-Forma 1”, insieme ai compagni di spicco Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato. Fra gli analitici, Art Parma Fair propone un altro romano, Paolo Cotani, mancato nel 2011 e attorno al quale si è registrato fermento in questo primo semestre del 2017.
La rassegna si caratterizza inoltre quest’anno per l’alto tasso di adesione internazionale: oltre alla consueta partecipazione di un gruppo di gallerie turche, quest’anno i visitatori potranno assistere al debutto di una prestigiosa galleria iraniana, una cubana e una svizzera. Questo porta a ricordare la presenza delle opere della bolognese Francesca Pasquali, artista contemporanea classe 1980, che si caratterizza per aver saputo creare nuove forme di comunicazione con il pubblico, che da osservatore diventa protagonista attraverso un’esperienza multisensoriale. E l’italoamericano Michael Gambino, che regala ai suoi spettatori un linguaggio basato sulla farfalla come metafora della storia dell’uomo.
Federica Di Bartolo