Pistoia nei Musei dell’Antico Palazzo dei Vescovi propone dal 9 settembre 2017 all’6 gennaio 2018, una mostra dal titolo “Giovanni Boldini La stagione della Falconiera” che interessa il periodo di Boldini macchiaiolo prima del suo periodo parigino ed è curata da Francesca Dini con catalogo Sillabe.
In occasione di Pistoia Capitale Italiana della cultura Intesa San Paolo ha promosso quest’esposizione come evento culturale primario tra tutti quelli messi in atto. E’ curata da Francesca Dini con la collaborazione di Andrea Baldinotti e Vincenzo Farinella per far conoscere al grande pubblico il periodo nel quale Boldini divenuto un macchiaiolo molto particolare, aveva dipinto a tempera le mura di Villa della Falconiera, così chiamata dal nome della mecenate inglese Isabella Falconer.
Pochissimi dopo il 1858 conoscono questo ciclo di pitture murali che è il solo del pittore ferrarese e anche del periodo macchiaiolo al quale Boldini aderì prima di recarsi definitivamente a Parigi nel 1871 dove divenne il più apprezzato ritrattista della Belle Époque. Il ciclo pittorico è ora interamente custodito nei Musei dell’Antico Palazzo dei Vescovi. La scoperta delle pitture si deve alla vedova di Boldini, Emilia Cardona prima biografa del marito, il quale ricordava che in Toscana vi erano sue pitture murali non sapendo in quale città.
Impossibile raccontare in questa sede tutta la storia, ma Emilia Cardona dopo aver visitato la Villa Falconiera ritrovò ormai dismessa l’antica sala da pranzo dove Boldini all’età di 25 anni aveva dipinto le pareti. Acquistata la villa vi trasferì da Parigi tutte
le cose del marito dipinti e suppellettili, rimanendo a viverci. Solo nel 1974 staccati i dipinti dai muri furono custoditi ove ora si trovano. La mostra intende far conoscere la stagione di Boldini nel suo inserimento tra gli artisti toscani (1864-1871) e il suo dipingere murale cosa mai fatta dagli altri macchiaioli, dovuto alla sua amicizia con Isabella Falconer.
Altre 16 opere di Boldini del periodo macchiaiolo, saranno in mostra provenienti da collezioni private e musei. Tra queste opere vanno menzionate La Marina del 1870 che ha una trasposizione a tempera nel ciclo della Falconiera, Il ritratto di Telemaco Signorini sempre del 1870 e quello di Cristiano Banti del 1866 custodito a Palazzo Pitti, Il giovane paggio che gioca con un levriere del 1869 e il Generale spagnolo del periodo trascorso con la Signora Falconer in Costa Azzurra nell’autunno/inverno 1867-68.
Dopo le mostre dedicate a Giovanni Boldini prima a Roma e ora a Torino, questa sembra proprio il compimento del ciclo artistico di questo grande artista non solo come Italien de Paris.
Emilia Dodi