Volete divertirvi come finora non avete fatto mai, ma proprio mai? Si? Allora non perdetevi Ammore e Malavita, il fantastico Musical dei Manetti Bros, un’accoppiata che è una garanzia e che vi fa un bellissimo regalo, con due mesi d’anticipo sul Natale, perché, credetemi, il film è uno splendido omaggio per questo nostro tempo che si trascina sempre più pesante e pieno di orribili notizie.
Siamo a Napoli, dove impera, incontrastato padrone don Vincenzo (Carlo Buccirosso) o’ re do pesce, che ha due solidissimi guardaspalle, disposti ad andare nel fuoco per lui, Ciro (Giampaolo Morelli, attore feticcio dei due registi-sceneggiatori) e Rosario (Raiz).
Don Vincenzo ha anche una moglie, bellissima e venuta su a pane e volpe, donna Maria, una splendidamente in parte Claudia Gerini, che per inventare l’impossibile non è seconda a nessuno. Tutto andrebbe bene se…. E, continuando ad usare frasi scontate tratte dalla saggezza popolare, se il diavolo non ci mettesse la coda, in questo caso Fatima (Serena Rossi), una bella infermiera che ha visto qualcosa che non era per i suoi occhi…
Di più non vi diciamo, solo che Ammore e malavita, 134 minuti di divertimento puro, è prodotto da Madeleine e Manetti Bros Film con Rai Cinema in collaborazione con Tam Tam Fotografie e Mompracem, distribuito dalla 01 Distribution e le musiche originali sono di Pivio & Aldo De Scalzi, perché il film è un tale capolavoro di maestria che dovete assolutamente vedere con i vostri occhi da giovedì 5 ottobre nei cinema in tutta Italia.
I Manetti Bros, ovvero Marco e Antonio Manetti, simpatici come sempre, hanno dichiarato che, quando fanno un film ci si buttano come fosse un salto ad occhi bendati. “Senza pensare a quello che abbiamo fatto prima, né alle conseguenze. Scegliamo una storia con l’istinto e ci saltiamo dentro.
L’incoscienza è stato il motore che ci ha portato fino ad Ammore e Malavita, dove le canzoni accompagnano i momenti fondamentali ed emotivamente più forti della storia. Si canta quando due personaggi stanno per baciarsi, ma anche durante una sparatoria. Il Musical ci ha permesso di andare sopra le righe affrontando temi profondi ed importanti, come l’amore e la morte, mantenendo però un tono leggero e spettacolare…”.
Solo fantasia o…? “Diciamo che non puntiamo al realismo ma alla verosimiglianza. Per credere in quello che raccontiamo ci piace prendere dei personaggi veri, che abbiamo incontrato nella vita reale, per incastonarli nella fantasiosa cornice di una storia esagerata. La città di Napoli è stata la nostra ispirazione, però il messaggio non è ‘a Napoli succede questo’, quello che accade, succede solo nella nostra storia”.
Mariangiola Castrovilli