Sette intensi giorni di cinema, eventi, incontri, mostre, concerti, DJ set, lezioni magistrali, workshop, Campus, insomma una girandola di manifestazioni accanto ai centoquaranta film presentati quest’anno che hanno reso molto interessante questa trentaduesima edizione del FIFF di Namur.
Duecentocinquanta gli ospiti e trecento i giornalisti da tutte le parti del mondo che hanno animato questo delizioso, movimentatissimo festival. Ieri sera, venerdì 6 ottobre, abbiamo assistito alla festosa serata per la premiazione finale con la consegna dei Bayard, seguita poi dalla proiezione, in prima mondiale, del film di chiusura, Diane a les épaules, di Fabien Gorgeart, alla presenza del regista, e degli attori Clotilde Hesme, Grégory Montel e Thomas Suire.
Ma andiamo con ordine, il Bayard d’Oro per il miglior film, che vede, come riconoscimento pecuniario 25.000 euro divisi in tre tranches, tra distributori e produttori è andato al film Chien di Samuel Benchetrit, una produzione Franco/belga. Chien ha vinto anche il Bayard per la miglior sceneggiatura di Samuel Benchetrit e quello per il miglior attore a Vincent Macaigne.
Il premio della giuria l’ha invece portato a casa Dieudo Hamadi con il suo interessante lavoro Maman Colonnelle, una coproduzione Republica democratica del Congo/Francia già accolto con interesse a Berlino. Il premio per la fotografia va a 12 giorni del regista Raymond Depardon, che ne firma anche la fotografia mentre, l’attrice canadese Camille Mongeau, è la titolare per il riconoscimento come migliore interprete di Tadoussac di Martin Laroche.
La giuria Emil Cantillon, per il premio all’opera prima, composta da sette studenti di cinema tra i diciotto ed i venticinque anni che vengono dai quattro angoli della Francofonia ha aggiudicato la vittoria al film franco belga Les Bienhereux di Sofia Djama. L’award Découverte, è andato invece ad Ivana Mladenovicper il suo Les Soldats.
Per la competizione ufficiale dei cortometraggi, la giuria composta dal regista belga Bilall Fallah, dal direttore del festival di Regard(Québec) Marie –Elaine Riou, la regista francese Aude-Léa Rapin, l’attrice francese Lucie Debay e l’attore/cantante francese Samuel Theis, ha premiato il lavoro del rumeno Adrian Silisteanu, Written/Unwritten. Il premio speciale della Giuria è andato invece a Salamat from Germany, di Una Gunjak e Rami Kodeih, una coproduzione Libano-francese.
E veniam ai corti in competizione nazionale della Federazione Vallonie-Bruxelles il cui premio è andato a Le film de l’été di Emmanuel Marre, una coproduzione Belgo/francese, che ha portato a casa anche il premio per la fotografia, mentre la menzione speciale l’ha presa il belga David Noblet per il suo L’enfant né du vent. Piotr Biedron & Tijmen Govaerts sono invece i premiati per l’interpretazione di Passée l’Aube firmato da Nicolas Graux.
Il premio del pubblico per i Long Métrage Fiction della selezione ufficiale è andato a Berni Goòblat per il suo Wallai ed infine il palmares della critica è andato al nostro preferito Drole de père della regista Amelie van Elmbt. Appuntamento a Namur per la prossima edizione targata 2018.
Mariangiola Castrovilli