In Santa Maia della Scala dal 22 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018 ci sarà l’esposizione delle opere di Ambrogio Lorenzetti grande artista trecentesco senese. E’ promossa e finanziata dal Comune di Siena con il patrocinio del MIBACT. Curatori ne sono Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini e Max Seidel.
Ambrogio Lorenzetti uno dei principali artisti del Trecento noto per aver affrescato la Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena con i celebri affreschi che raffigurano Le allegorie e il celebre ciclo Effetti del buono e del cattivo governo in città e in campagna che risalgono al 1340, eccezionale ciclo politico-morale che mostra una nuova sensibilità per la resa atmosferica del paesaggio, è meno noto per la sua opera pittorica messa in secondo piano.
Quest’esposizione che si presenta tra le più importanti del 2017-2018 si aprirà il 22 ottobre 2017 e si potrà ammirare sino al 27 gennaio 2018. All’inaugurazione del 20 ottobre ha confermato la sua presenza il Presidente della Repubblica Giorgio Mattarella che sarà affiancato al Ministro del MIBACT Dario Franceschini, questo per far comprendere, ove ve ne fosse bisogno, l’importanza della mostra. ( foto 2)
E’ un evento tra i più celebrati del periodo perché fa parte del ciclo Dentro il restauro e vuole far conoscere l’attività di questo artista tra i più importanti del Trecento avvicinandolo a un pubblico più vasto. Dentro il restauro iniziato con Siena Capitale della cultura 2015, ha permesso l’intervento conservativo e il vero riassetto del ciclo di affreschi della Chiesa di San Galgano a Montesiepi e il polittico della Chiesa della Chiesa di Castelvecchio a Siena per l’occasione ricomposto e unito con l’originale cimasa che raffigura il Redentore benedicente.
Altri restauri hanno interessato il recupero degli affreschi della sala capitolare dei francescani senesi e quello della Chiesa di Sant’Agostino dove Ambrogio Lorenzetti ha dipinto il ciclo della storia di Santa Caterina e gli articoli del Credo. E’ molto interessante nell’opera di questo importante Maestro vedere come non ci sia alcuna traccia di Duccio di Boninsegna mentre nelle sue realizzazioni si nota una decisa importanza per la spazialità e il grande senso della volumetria di ascendenza giottesca.
Nel ciclo degli affreschi del capitolo e del chiostro della chiesa francescana senese c’è la prima rappresentazione della tempesta nella storia della pittura. Ambrogio Lorenzetti ha ricercato la novità nel settore iconografico e stilistico e la sua pittura anziché con il chiaroscuro si ottiene con effetti plastici di linee che definiscono i piani di colore puro. E’ considerato tra le personalità più interessanti del Trecento. In parte sarà anche possibile osservare in mostra la serie delle pale d’altare che formavano un insieme dei Santi Patroni nella cattedrale di Siena tra il 1330 e il 1350 realizzate da Simone Martini, Bartolomeo Bulgarini. Piero e Ambrogio Lorenzetti. Saranno presenti opere prestate dal Louvre, dalla National Gallery, dagli Uffizi, dai Musei Vaticani, dallo Städel Museum di Francoforte e dalla Yale University Art Gallery per far conoscere la vicenda artistica di Ambrogio.
Anna Camia