Ferzan Ozpetek è un regista che amiamo molto fin dal suo inizio. Per noi che conosciamo bene la Turchia e soprattutto Istambul, il suo penultimo film, un po’ un ritorno alle sue radici, Rosso Istanbul, era stato un vero e proprio coup de foudre.
Eccolo adesso coinvolgerci in una misteriosa storia che ci porta nei vicoli di Napoli dove può succedere di tutto. Quindici anni dopo l’interessante La finestra di fronte, con cui Giovanna Mezzogiorno vinse il David di Donatello ed il Nastro d’argento, è ancora lei qui ad impersonare l’anatomopatologa Adriana, e a far la parte del leone in questa Napoli Velata, trasportandoci in una Napoli come non l’avete mai vista, sospesa tra magia e sensualità, ragione e follia. Coinvolgendola in un mistero che, la travolge nell’amore intenso ed improvviso di una sola notte ed in un altrettanto improvviso, violento delitto, che rischierà di farle perdere la ragione.
Andrea (Alessandro Borghi)l’uomo che la incanta ad un party, è affascinante e decisamente più giovane. Per vivere fa il sub di reperti storici. Il colpo di fulmine è violento ed improvviso. Mai vista la Mezzogiorno in una scena di sesso così esplicita, in quest’appassionata e senza veli, notte d’amore. Il giorno dopo però l’amara sorpresa perché pur avendo appuntamento per il pomeriggio, Andrea scompare. Ma, quella che non scomparirà, sarà l’ossessione di Adriana che lo vede ormai dovunque…
Il regista spiega questo suo nuovo lavoro dicendo che qui ha voluto raccontare “i segreti di una città che conosce oro e polvere. Una città pagana e sacra allo stesso tempo. Dove, nella cornice del thriller, esplode una potente storia d’amore”.
Ma non solo, Ozpetek da sempre curioso, aggiunge “Ho conosciuto molte persone. Alcune, in particolare, mi hanno fatto scoprire aspetti della città che non conoscevo. Ogni angolo custodisce pezzi di storia, aneddoti, dettagli. Tutto si mescola. L’attualità ed i ricordi antichi. La miseria accanto alla nobiltà degli antichi, storici palazzi. Il maschile ed il femminile. Una Napoli moderna dai riti antichissimi, come quello della ‘Figliata’ dei femminielli, al quale ho potuto assistere e nel quale è racchiuso, in parte, il senso del film. Durante la messinscena, si alza un telo semitrasparente, perché la verità non va guardata in faccia nella sua nudità, ma bisogna sentirla. Intuirla. Come nel Cristo velato, dove, in realtà, il velo accentua le forme. Il velo non occulta, ma svela”.
Il cast, tutto perfettamente in parte vede, tra gli altri, Beppe Barra, Anna Bonaiuto, Lina Sastri, Luisa Ranieri, Isabella Ferrari e Maria Pia Calzone. Napoli velata, che non dubitiamo, avrete voglia di vedere, sarà in sala dal 28 dicembre, con la Warner Bros.
Mariangiola Castrovilli