Snowfall su Fox la serie sul crack a Los Angeles

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E’ partita recentemente su Fox e sul canale 112 di Sky, la serie Snowfall creata da John Singleton, primo regista afroamericano candidato all’Oscar con Boyz ‘N the Hood. La fiction è ambientata a Los Angeles del 1983 quando il crack stava per diffondersi sulle coste californiane.

Il 26 novembre alle 21:00 in prima visione assoluta su Fox e sul canale,112 di Sky, ha preso il via arriva la nuova serie creata da John Singleton, che si intitola Snowfall. La serie è ambientata a Los Angeles nei primi anni ottanta. Il quel contesto i narcotrafficanti iniziavano a rivolgere l’attenzione non solo alle élites, ma anche ai quartieri poveri dove potevano trovare clienti meno facoltosi ma molto più numerosi.

E quando il crack, la nuova droga sintetica, che costava tra i 2 e i 5 dollari a dose, inizia ad avere successo tra i giovani consumatori tutti vogliono salire sul treno dell’affare del decennio: la trasformazione della cocaina in sostanza inalabile attraverso apposite pipe di vetro. L’effetto della sostanza è più rapido della cocaina e provoca ancora maggior dipendenza nel consumatore.

La serie è un dramma corale e segue in parallelo le storie di alcuni personaggi. Protagonista l’ambizioso Franklin Saint (Damson Idris), 19 anni, che lavora per strada come spacciatore vendendo cocaina ai ragazzi bianchi e ricchi della San Fernando Valley. Franklin entra presto in contatto con la criminalità organizzata che lo spinge a distribuire la nuovissima droga per fare ancora più soldi. In una scena memorabile del primo episodio fanno capolino le ville lussuose degli spacciatori, mostrandoci squarci di lusso sfrenato con piscine affollate da donne bellissime e droga dappertutto.

Le scene di sesso e alcuni contenuti molto espliciti, hanno fatto alzare qualche sopracciglio ma sono servite al regista a illustrare il potere di seduzione di quel mondo per un giovane ragazzo della working class che vede la sua vita cambiare nel mondo dorato dei pusher.

 

Altri protagonisti di Snowfall sono Gustavo Zapata (Sergio Peris-Mencheta), un wrestler messicano in lotta con un importante clan criminale e Teddy McDonald (Carter Hudson), agente della CIA che inizia un’operazione per finanziare i contrabbandieri del Nicaragua, oppositori del governo sandinista politicamente sgradito a Ronald Reagan. Il personaggio è stato molto discusso perché ha riportato all’attualità la vecchia disputa sulla responsabilità della CIA nella diffusione del crack in America.

La serie, girata seguendo le orme di The Wire e Traffic, senza dimenticare Miami Vice e Boogie Nights, mostra una Los Angeles scintillante e sfarzosa con una colonna sonora che pesca dalla black music (da Nina Simone a Run DMC) fino ai classici del pop anni ’80, come Hall & Oates e viene diffusa dai boombox (enormi stereo portatili con altoparlanti integrati).

Carlo Salvatore

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