Allora, passato bene il Natale? E il Santo Stefano? Ancora meglio? Bene perché in quanto a divertimento vi segnaliamo due film tutti e due in uscita il ventotto dicembre Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani e Napoli Velata di Ferzan Ozpetek.
Paola Cortellesi, Antonio Albanese, Sonia Bergamasco e Claudio Amendola sono gli eroi che Riccardo Milani manda in formazione compatta ad interpretare il suo divertente lavoro, che lascia però ampiamente spazio alla riflessione, Come un gatto in tangenziale, in novantotto piacevolissimi minuti.
Un universo che Milani ricostruisce con borghesi contro borgatari, questa volta perché, come ammette lui stesso, “ogni mio film nasce dal desiderio di raccontare e, soprattutto, condividere una storia. Forse mai come in questo film, raccontarla è stato per me divertente e liberatorio…”
La storia è quella di due personaggi diametralmente opposti, lui, Giovanni(Antonio Albanese) la teoria, vive nell’elegante centro storico romano, lei Monica(Paola Cortellesi) la pratica, abita invece la periferia più degradata, quella di Bastogi, che, prendendo a prestito una battuta del film, “ Bastogi? Al confronto Scampìa è un centro benessere. Una spa”.
Giovanni lavora per una think tank dove si sta occupando di una serie di proposte al Parlamento Europeo dedicate proprio allariqualificazione della periferie italiane. Luce(Sonia Bergamasco) la sua ex moglie, si è trasferita in Provenza dove coltiva lavanda, e pur essendo romana, parla solo nella lingua di Victor Hugo, convinta di essere francese.
Monica ex cassiera del supermercato, con l’integrazione, si scontra tutti i giorni. Vive con suo figlio Alessio, due sorelle cleptomani ed un marito, Sergio(Claudio Amendola) al momento in vacanza, ossia in prigione. Un incontro improbabile quello di Giovanni e Monica, divisi da tutto se non fosse per i loro figli tredicenni che hanno deciso di fidanzarsi…
Paola Cortellesi è una forza della natura, in questa parte in cui viene fuori tutta la sua poliedrica vis comica, nella conferenza stampa che ha seguito la proiezione, racconta che mentre scrivevano la sceneggiatura insieme al marito il regista Riccardo Milani, Furio Andreotti e Giulia Calenda, “siamo stati a Bastogi per intervistare gli abitanti, trovare spunti e prendere familiarità con il posto. E li, abbiamo ascoltato cose a cui non riuscivamo a credere, raccontate però con quella straordinaria ironia tipicamente romana, tanto da diventare, in qualche modo, addirittura divertenti, Per esempio le gemelle non erano previste, ma le abbiamo trovate talmente irresistibili, che abbiamo dovuto includerle nel copione”
Ci piace concludere con le parole del regista che si augura che questo suo ultimo film racconti “non solo il nostro presente, ma anche il nostro futuro. Che, in certi momenti di scoramento, sembra non arrivare mai…”.
Mariangiola Castrovilli