Una cagnetta molto, ma molto personificata

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Al Teatro Manzoni di Roma, fino al 17 dicembre, è in scena l’originale e divertente commedia di A. R. Gurney, Lilly la vagabonda, che vede una cagnetta protagonista che parla, risponde, prova del sentimento per il suo padrone, come fosse una persona a tutti gli effetti. La cagnetta ha le sembianze e il corpo di Rita Forte, protagonista con Pietro Longhi, Milena Miconi e Riccardo Castagnari. La regia è firmata da Maria Cristina Gionta.

Giorgio, in un normale pomeriggio, trova in un parco una cagnetta randagia, con tanto di medaglietta al collo che riporta il suo nome, Lilly. Forse è stata abbandonata, forse è la stessa cagnetta che si è voluta allontanare dai precedenti padroni, non lo sapremo mai. Fatto sta che fra i due, Giorgio e Lilly, è amore a prima vista, ma una volta arrivati a casa, Lilly deve superare l’ostacolo di Carla, la moglie di Giorgio. Quest’ultimo è troppo affettuoso, apprensivo nei confronti di Lilly, tanto che finisce per trascurare la moglie e il lavoro.

Il rapporto di coppia, già in crisi, rischia di finire del tutto. Ecco che nella vita della coppia entrano in scena vari personaggi: Tom, che è il padrone di un altro cane, Casanova, con il quale Lilly avrà un incontro amoroso molto ravvicinato; Beatrice, una vecchia amica di famiglia, che non ama per niente gli animali; Andrea, uno psicoterapeuta, che consiglia a Carla di divorziare. Così, a lungo andare, i rapporti tra Giulio e Carla peggiorano sempre di più, tanto che la donna vede in Lilly una sua rivale in amore.

La risoluzione, alla fine, per non rovinare il rapporto sarà la morte di Lilly. Solo allora Carla comincerà a capire tante cose e, finalmente, si renderà conto che un cane come Lilly può essere fonte d’amore anche nei confronti di altre persone. Il messaggio del lieto fine arriva, dunque.

Una bella e romantica commedia, anche con un pizzico di commozione, questa Lilly la vagabonda, che presenta un cast veramente valido, dove tutti gli attori sono ben compenetrati nei loro ruoli, diretti egregiamente da Maria Cristina Gionta. Buona l’interpretazione di Pietro Longhi, nel ruolo di Giorgio, premuroso e sensibile nei confronti del suo cane sui generis e parlante.

Ottima l’interpretazione di Rita Forte, per la prima volta sulle scene ad interpretare un cane, la cagnetta Lilly: è instancabile e, a quattro zampe, salta, corre, scodinzola e anche con la sua mimica facciale imita proprio gli atteggiamenti di un cane, veramente impressionante. Milena Miconi, nel ruolo di Carla, è una donna decisa, determinata ed è pronta anche a trasferirsi in Australia, pur di non competere con Lilly.

Un discorso a parte merita Riccardo Castagnari, che interpreta ben tre ruoli: Tom, Beatrice e Andrea, mettendo in mostra la sua bravura e le spiccate dosi di trasformismo attoriale.

Non mancano le canzoni, una per tutte la bellissima Unforgettable, cantata da Rita Forte (oltre che attrice è innanzitutto una bravissima cantante) e Pietro Longhi. Ben calibrata, come dicevamo, la regia di Maria Cristina Gionta, che ha saputo trovare per tutti gli attori i ritmi giusti.

Belle e colorate le scenografie ideate da Lollozolloart. Uno spettacolo consigliato, soprattutto a coloro a cui stanno a cuore gli animali, soprattutto i cani.

Giancarlo Leone 

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