Il 2017 segna un anno di svolta nel settore dell’editoria libraria, registrando una crescita del 5,8% rispetto all’anno precedente nell’intero comparto. Questa la fotografia dell’ultimo report dell’Aie (Associazione Italiana Editori).
Si attendeva un segnale di consolidamento della crescita nel mercato del libro per l’anno 2017 e il dato è stato confermato: si consolida, infatti, la ripresa che sfiora 1,5 miliardi di euro. Il 2017 si chiude, quindi, con un +5,8% sull’anno precedente per il settore nel suo complesso (libri di carta, ebook e audiolibri e stima di Amazon, pari a 1,485 miliardi nei canali trade (librerie, librerie online e grande distribuzione organizzata).
Per la prima volta dopo 7 anni, il segno positivo riguarda anche le copie, pari a 88,6 milioni (al netto di quelle vendute da Amazon), +1,2% sul 2016. Cresce anche il mercato degli e-book e degli audiolibri, che ha raggiunto quota 64 milioni di euro (+3,2%).
I dati dell’Associazione italiana editori sono raccolti in un report presentato a Venezia, nell’ultima giornata del XXXV seminario di perfezionamento della scuola per librai Umberto e Elisabetta Mauri. Le stime dimostrano “chiaramente che la più grande industria culturale del Paese sta ricominciando a camminare”, ha sottolineato il presidente Aie Ricardo Franco Levi. “Il libro sta ritornando a crescere con il Paese, anzi è condizione di crescita del Paese”, ha continuato Levi, con l’auspicio che “libro e lettura siano centrali nei programmi di queste elezioni e del nuovo governo”.
Dove si comprano i libri? Una domanda legittima. Certamente l’avvento del commercio digitali ha cambiato le abitudini dei lettori. Resistono le librerie fisiche, avanza in modo importante l’e-commerce, è in difficoltà il supermercato. Le librerie, indipendenti o di catena, intercettano quasi tre quarti degli acquisti (69.6%).
Calano però gli acquisti in librerie indipendenti (che pesano il 25.2%) e di catena (44.4%) a vantaggio dell’e-commerce, che nel 2017 ha fatto un vero e proprio balzo in avanti (oggi pesa il 21.3% dei libri venduti, era il 16.5% nel 2016). Proseguono le difficoltà per la grande distribuzione organizzata, che oggi pesa per il 9.1% del totale (solo lo scorso anno era il 10.7%).
Rimane da capire cosa leggono i lettori italiani. A questo interrogativo risponde il report dell’Aie, con uno screening effettuato sui comportamenti di lettura nella fascia che va da15-75 anni. Negli ultimi dodici mesi i lettori di romanzi, saggi, gialli, fantasy, manuali e guide hanno raggiunto quota 62%. Legge libri di carta il 62% degli italiani, ma legge anche e-book il 27% e sceglie audiolibri l’11%. Considerate tutte queste modalità, legge il 65% popolazione italiana con più di 15 anni.
Carlo Salvatore