Bello, bellissimo questo film diretto da diretto da Luca Facchini, a cui gli sceneggiatori Giordano Meacci e Francesca Serafini hanno messo il vestito della festa, e che l’interpretazione di Luca Marinelli (Faber), Valentina Bellè (Dori Ghezzi), Elena Radonicich (la prima moglie Puny), Ennio Fantastichini (il padre), Gianluca Gobbi (Paolo Villaggio) Matteo Martari (Luigi Tenco), e poi i figli Cristiano e Luvi, e, a fare da tessuto connettivo, la sua innata anarchia e l’arte. E, l’arte e gli ultimi, rendono questo film qualcosa di unico.
Un film che ha trovato la platea tutta d’accordo, sia a Roma che a Milano, ed è difficile, a queste anteprime, essere così in sintonia sulla bontà di un lavoro… e, sorpresa, sorpresa, Luca Marinelli che ammette di essersi sentito, “un uomo migliore. Alla fine, tornare ad essere me, è stato abbastanza deludente”. Pensate che, oltre a suonare a volte la chitarra, Luca, nel film ha cantato La ballata dell’eroe, Il pescatore, Canzone dell’amore perduto, Se ti tagliassero a pezzetti. Ed è stato veramente bravo. Soddisfatto il direttore di RAI fiction Tinni Andreatta che, alla fine della visione ha dichiarato “Ogni film è un tradimento. Tradire per essere fedeli all’essenza. Le canzoni ci portano all’interno di una condizione artistica che ha reso questo film diverso dal solito. Luca Marinelli è un protagonista fuori dagli schemi. Incarna infatti l’anima di De André senza cadere nel mimetismo. Dori poi, in questa storia ci ha preso per mano permettendoci di sentire dove batteva il cuore di questo spaccato di vita”.
“Abbiamo aspettato tanto tempo per trovarlo. Luca si era rivelato la persona più credibile. L ’avevo già capito vedendo Tutti i santi giorni. Mi resi conto allora che poteva avere le caratteristiche e la sensibilità per interpretare Fabrizio”.
Mariangiola Castrovilli