Lo scorso 9 gennaio, a meno di un mese dall’inizio della grande kermesse, è stata presentata ufficialmente la 68° edizione del Festival di Sanremo, che vede quest’anno un insolito trio di presentatori: Claudio Baglioni, anche direttore artistico, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino.
Lo scorso 9 gennaio, a meno di un mese dall’inizio della grande kermesse canora, è stata presentata ufficialmente la 68° edizione del Festival di Sanremo. Un Sanremo che rimette al centro la musica italiana, anche nelle performance degli artisti stranieri.
E’ il Festival “rivoluzionario” ideato da Claudio Baglioni, direttore artistico della 68° edizione in programma dal 6 al 10 febbraio, affiancato sul palco da Michelle Hunziker, “gasatissima” e Pierfrancesco Favino che definisce questa esperienza “un nuovo battesimo”. Per il cantautore la kermesse deve tornare a essere “un grande racconto, un grande affresco musicale”.
Proprio per questo nella gara non ci saranno le consuete eliminazioni. Ha dichiarato Baglioni, nel corso della conferenza stampa: “Per me sarebbe stato umiliante dire ai colleghi, dopo averli convinti a venire al Festival ‘sei stato eliminato’. Oggi in campo televisivo c’è l’umiliazione dell’altro, invece dovrà essere una festa”. Altra novità sarà la regola d’ingaggio degli ospiti stranieri, verranno a cantare qualcosa che abbia una matrice italiana, perché Sanremo è già un Festival internazionale.
Tra gli ospiti attesi dovrebbero esserci Sting, Liam Gallagher, Thirty Seconds to Mars e Laura Pausini, ma gli artisti che si esibiranno suo palco dell’Ariston saranno come sempre tanti. E’ ancora Baglioni a prendere la parola: “Oltre ai 28 in gara, tra campioni e giovani, il venerdì ci saranno altri 20 artisti per i duetti. E poi un congruo numero di comici, personaggi dello spettacolo, altri colleghi”.
Certo, la satira dovrà fare i conti con la par condicio, in vigore in vista delle politiche del 4 marzo. Ha assicurato il direttore di Raiuno, Angelo Teodoli: “Non ci sarà nessun divieto, il tutto verrà fatto in maniera equilibrata”. Su questo argomento Baglioni è stato più drastico: “Se avremo il sospetto che qualcuno degli ospiti si allarghi verso una ‘dispar condicio’, metteremo una scossa elettrica sul microfono, in grado di annientarli al momento”.
Un Festival nuovo, che come ha detto Teodoli “meno televisivo e più artistico, che proprio per questo non si aspetta il riscontro di pubblico degli ultimi anni: siamo prudenti, speriamo in un 40% di share. Ma cerchiamo di superarlo anche”.
Giancarlo Leone