Una selezione antologica delle foto scattate dal grande architetto “Carlo Molino Fotografie dal 1934-1964” è in mostra a CAMERA Centro Italiano per la Fotografia di Torino fino al 13 maggio 2018.La mostra è curata da Francesco Zanoi. La selezione antologica di 500 immagini messe a disposizione dall’archivio del Politecnico di Torino fanno seguito alla mostra “Carlo Molino in viaggio” tenutasi nel 2017.
Carlo Molino è stato uno dei più celebri architetti del Novecento che si è sempre servito della fotografia per archiviare sia il proprio lavoro, che la quotidianità e si è sempre battuto affinchè la fotografia fosse considerata, com’è ora, una forma d’arte. La mostra è divisa in 4 sezioni tematiche ognuna con il titolo datogli al tempo dall’autore e così la prima si chiama “Mille cose” e qua ci sono sia le foto del lavoro architettonico da lui eseguito, sia le foto di oggetti comuni fino alle foto dei suoi viaggi con le foto delle realizzazioni della campagna rumena fatte in paglia e legno viste al Guggeheim Museum di New York e quelle dei mulini olandesi alla Chandigarth di Le Courbusier.
La seconda sezione “Fantasie di un quotidiano impossibile” è dedicata alle atmosfere che sono inside della produzione dell’artista. Questo capitolo è quello più variegato in quanto mette in discussione la realtà con foto di vetrate, oggetti isolati nell’inquadratura, specchi che nascono e moltiplicano gli oggetti, foto di altre fotografie, fotomontaggi di progetti architettonici, piccoli modelli e immagini del suo libro pubblicato nel 1945 dal titolo “Occhio miiagico”.
La terza si titola “Mistica della fotografia” dedicata a un altro interesse di Carlo Molino, quello della velocità e della dinamica. Molino era anche un valido pilota e qui ci sono le foto del progetto del Bisluro automobile progettata con Mario Damonte e Enrico Nardi che ha partecipato alla 24 Ore di Le Mans.nel 1955 e le foto di ski con le fotografie dei tracciati dei percorsi
L’amante del duca” è il titolo della quarta sezione con 180 foto scelte tra le tante dedicata al corpo e alla posa. Qui ci sono le polaroidi in bianco e nero e a colori che ritraggono bambini e sciatori e sono dedicate proprio alla posa e mettono in luce la sua pubblicazione “Dedicata al discesismo”. La mostra comprende anche lettere, manoscritti, e dattiloscritti che interessano lo scritto “La camera oscura” e tutti i materiali in mostra, salvo le indicazioni, provengono dal Politecnico di Torino, Archivi Biblioteca Gabetti, Fondo Carlo Molino.
Savina Fermi