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    Categories: Spettacolo

Una guerra che incendia solo l’anima

E’ in scena fino al 4 febbraio allo Spazio Diamante di Roma lo spettacolo, tratto dal testo di Wajdi Mouawad, tradotto, adattato e diretto da Massimiliano Vado, Incendies, in cui vi ha preso parte anche come attore. Il regista ha messo in scena la dura e cruda realtà degli stupri in trincea, dei neonati trucidati e di tante altre aberrazioni. Fra i protagonisti Giulia Fiume, David Marzi, Eleonora Belcamino.

 

E’ in scena fino al 4 febbraio allo Spazio Diamante di Roma lo spettacolo – presentato da Viola Produzioni, in collaborazione con Festival Quartieri dell’Arte e Centro Sperimentale di Cinematografia – tratto dal testo di Wajdi Mouawad, tradotto, adattato e diretto da Massimiliano Vado, Incendies, in cui vi ha preso parte anche come attore. Già nel 2010 anche il regista Denis Villeneuve, sempre dal testo di Mouawad, ha tratto il film La donna che canta, candidato agli Oscar 2011 come Miglior Film straniero.

Quando uno nasce sotto il fuoco è difficile pensare che il suo destino possa cambiare. Si può trovare dell’acqua, spegnere le fiamme, purificare le ferite. Ma si è destinati inevitabilmente a bruciare. Forse è questo il significato che Wajdi Mouawad – che subito ha iniziato da ragazzo a familiarizzare con miliziani e che da bambino aveva il sogno di sparare e lucidare un kalashnikov – ha voluto dare al suo testo.

Massimiliano Vado, regista e attore in questo spettacolo ci va giù pesante con giovani attori quali Giulia Fiume, David Marzi, Eleonora Belcamino, Giacomo Bottani e Federico Le Pera, giovani sì, ma che si sono cimentati e ben compenetrati dando vita ad un testo molto tosto e difficile, con battute senza un attimo di respiro, dove viene messa in evidenza la problematica della guerra e della sua disperazione.

Va in scena la cruda realtà degli stupri in trincea, dei neonati trucidati, dei villaggi rasi al suolo in una terra di nessuno, dove ha la meglio chi si dimostra più forte, più arrogante. E quando una donna scappa per dimenticare gli orrori visti, ciò che vuole è solo ricominciare e crescere i propri figli, per poi morire serena. Ma è nella morte che la verità torna prepotentemente a galla. Un testamento scritto come se fosse una lettera, consiglia ai ragazzi di cercare un padre e un fratello per loro sconosciuti, come le loro origini, nascoste dalla madre per il troppo amore. Ed ecco che comincia un viaggio per scoprire un passato mai trascorso per i due fratelli, un passato però già sepolto sotto le macerie di un villaggio che li ha visti nascere ma mai crescere.

Incendies è uno spettacolo che vale la pena di essere visto per le emozioni che trasmette, perché è, per l’appunto, un viaggio ricco di emozioni per non dimenticare, tramite gli affanni, gli incendi di tante vite. Belle le musiche curate da Roberto Procaccini con la voce fuori campo di Anna Vinci.

Giancarlo Leone 

 

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro