Andrà in onda in prima serata su Raidue dal 14 marzo Il cacciatore, una serie tv in 6 puntate, ispirata alla storia del magistrato Alfonso Sabella, che fotografa la lotta tra lo Stato e la mafia siciliana nei primi anni ’90. Questa fiction è diretta dai giovani registi Stefano Lodovichi e Davide Marengo e può contare su un cast di prim’ordine, tra cui Francesco Montanari nel ruolo del “cacciatore”.
Andrà in onda in prima serata su Raidue dal 14 marzo Il cacciatore, una serie tv in 6 puntate, ispirata alla storia del magistrato Alfonso Sabella, che fotografa la lotta tra lo Stato e la mafia siciliana nei primi anni ’90. Anni in cui le stragi erano all’ordine del giorno. Questa fiction, una coproduzione Cross Production, Beta Film in collaborazione con Rai Fiction, è diretta dai giovani registi Stefano Lodovichi e Davide Marengo e può contare su un cast di prim’ordine, tra cui Francesco Montanari nel ruolo del “cacciatore”.
La storia è ispirata alla storia del magistrato Alfonso Sabella, che ha raccontato la sua vita nel libro “Cacciatore di mafiosi”, edito da Mondadori e che è stato sostituto procuratore del pool di Palermo di Giancarlo Caselli. Non un eroe da santificare, ma un uomo complesso, con un carattere ruvido, non compiacente, fragile al punto di rischiare di cadere, ossessionato dalla missione in bilico tra senso dello Stato e ambizione.
Il cacciatore narra l’arresto di boss come Leoluca Bagarella (interpretato da David Coco), Giovanni Brusca (interpretato da Edoardo Pesce), responsabili di pagine dolorose della recente storia d’Italia. Saverio Barone (Francesco Montanari) viene nominato Pm nella calda stagione immediatamente successiva alle stragi di Capaci e via D’Amelio.
A parlare di questa serie è il protagonista Francesco Montanari: “Non ho voluto conoscere Sabella prima delle riprese proprio perché questa non era un’operazione filologica. Non avrei dovuto interpretare un essere umano vivente e temevo di farmi fuorviare da un’idea preimpostata se lo avessi incontrato. L’ho fatto, invece, quando avevamo già iniziato a girare e questo ha aumentato in me la sensazione che i fatti raccontati erano successi davvero. Non che prima non ne fossi consapevole – ha spiegato l’attore – ma incontrarlo ha acuito questa sensazione. Sabella mi ha anche trasmesso una cosa importante quando gli ho chiesto suggerimenti per la parte in cui dovevo fare un interrogatorio. Lui mi ha detto che dovevo metterci l’umanità necessaria per farmi dire – rivela – quello che mi serve ma dentro di me non dovevo dargli altrettanta dignità”.
Parlando di Il cacciatore, il direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta, ha sottolineato che “è un prodotto che si inserisce nella strategia di offerta ampia e diversificata di Rai Fiction che lavora sulle tre reti generaliste e sulla possibilità di rivolgersi a spettatori che non rientrano nell’alveo tradizionalmente generalista di Raiuno. La fiction racconta storie scomode, personaggi complessi, con virtù e difetti, con le loro passioni profonde, un linguaggio che esce dalle convenzioni rassicuranti non solo del racconto, ma del modo di raccontarlo. Siamo sulla linea della serialità meno stereotipata e più sfaccettata”.
“Una linea strategica per Rai Fiction dove l’innovazione attraversa le storie, i personaggi e il linguaggio. Spostare il target vuol dire raccontare in modo diverso, nella scrittura, nella regia che modifica il quadro dell’inquadratura, che sceglie tagli inconsueti, nel montaggio che alterna e spezza, mescola reale e ricordo, ma anche nella recitazione, nel montaggio e nella musica che riflettono la complessità di uno storytelling contemporaneo e in linea con la migliore serialità internazionale”.
“La necessità artistica era trovare un linguaggio unico, senza dimenticare che stavamo raccontando eventi di cronaca nera. Descrivere il mondo mafioso non è facile, può soltanto rappresentare la sua mostruosità”, ha dichiarato Stefano Lodovichi che ha diretto la serie con Davide Marengo.
Come dicevamo, Il cacciatore può vantare un cast di prim’ordine. Tra gli attori protagonisti spiccano, oltre quelli già citati, Paolo Briguglia (Tony Calvaruso), Francesco Foti (Calo Mazza), Marco Rossetti (Leonardo Zaza), Roberta Caronia (Vincenzina Marchese), Miriam Dalmazio (Giada Stranzi), Roberto Citran (Andrea Elia), Dario Aita (Pasquale Di Filippo), Nicola Rignanese (Cesare Bonanno).
Giancarlo Leone