Una tela importante di Johann Paul Schor, artista seicentesco è stata acquisita per le Gallerie degli Uffizi dal Direttore Eike Schmidt. Si tratta dell’opera presente all’ultima Biennale dell’Antiquariato e considerata la più bella tra quelle esposte, pezzo di grande valore del Seicento italiano.
L’opera che ha per titolo: Il corteo del carro carnevalesco del Principe Giovan Battista Borghese per la mascherata del giovedì grasso del 1664, è di dimensioni molto grandi essendo di 1,2mt.x 3,17 e quindi risulta spettacolare e rara come definito dallo stesso Direttore degli Uffizi ed è anche di un artista notissimo nel Seicento come caposcuola delle arti decorative. Nato a Innsbruck nel 1613 fu avviato alla carriera dal padre Hans anch’egli artista, decidendo di venire poi nella Roma papalina. Qui iniziò a operare come disegnatore. Nel 1854 fu designato membro dell’Accademia di San Luca.
Grazie all’influenza del Bernini e di Pietro da Cortona, divenne molto noto e Papa Alessandro VII gli fece decorare alcune stanze del Quirinale sotto la direzione del Cortona stesso. Ebbe anche la commissione di decorare con i disegni del Bernini la Cappella della Madonna del voto nel Duomo di Siena e con il Bernini collaborò alle decorazioni in bronzo dorato della cattedra di San Pietro e al baldacchino della Chiesa di San Pietro in Sassia. L’opera raffigura i fasti del carnevale in epoca barocca con un capolavoro effimero e l’artista si è raffigurato in fondo a destra per mostrare la sua firma: Gio. Paul Schor de Insprvh fat(io), cosa che è impossibile notare nella foto.
A sinistra il corteo che si aggiunge al carro trionfale con figure vestite di abiti dorati disegnato dallo stesso Schor come risulta dai documenti, arriva al grande carro trionfale anch’egli dorato. La curatrice della Pittura del Seicento delle Gallerie, Maria Adelaide Simari ha dichiarato “Lo scenografo e artista austriaco che in Italia veniva chiamato Giovanni Paolo Tedesco ha dato in questo dipinto una originale testimonianza della sua straripante fantasia barocca.” Un acquisto mirato che rende ancora più interessante la collezione delle Gallerie degli Uffizi.
Anna Camia