Al Teatro Testaccio di Roma è in scena fino al 22 aprile la nuova ed originale commedia di Salvatore Scirè, Pensione vendesi! No agenzie. Tra i protagonisti un bravo e simpatico Nicola Di Lernia, nel ruolo del pensionato Peppino e Antonella Arduini, una spassosissima e rompiscatole portiera del palazzo dove abita Peppino. Come sempre Scirè anche questa volta sfrutta l’occasione per fare una satira molto realistica della società odierna.
Al Teatro Testaccio di Roma è in scena fino al 22 aprile la nuova ed originale commedia di Salvatore Scirè, Pensione vendesi! No agenzie. Questa volta l’autore tocca, con tatto ed umorismo, una delle tematiche più gravose del momento: la crisi economica, che al 90% interessa l’intera popolazione italiana ma anche estera. Ma non preoccupatevi: per chi va a vedere lo spettacolo, non assisterà a qualcosa di deprimente, anzi tutt’altro. La comicità è imperante come è nello stile di Salvatore Scirè, che da anni ci offre delle pièce esilaranti basate sulla satira, sull’umorismo e varie riflessioni.
La trama è semplice ma nello stesso tempo originale. Peppino, un uomo sessantenne è un baby pensionato da anni dell’azienda tranviaria romana Atac che, stanco di abitare a Roma, una città diventata caotica ed invivibile per lui, decide di far fruttare il suo assegno pensionistico, 2500 euro, mettendolo in vendita: lo regalerà con la casa appartenente all’ente alla donna che lo sposerà dandogli in cambio 200.000 euro.
Perché questa enorme somma? Perché, dopo tanti anni di onorato servizio guidando gli autobus ed aver fatto il pensionato, vorrebbe coronare un sogno che accarezza da anni: lasciare Roma e andare in Brasile, più esattamente a Rio, per aprire lì una bella gelateria italiana e far gustare ai brasiliani i veri gelati. E allora che fa? Incarica il suo fedele amico, Aniceto, un ragazzo abbastanza sveglio e trafficone, di mettere un annuncio su vari siti per trovare moglie e fare la sua offerta.
Ma gli equivoci sono dietro l’angolo perché l’annuncio viene mal interpretato e si presentano quattro avvenenti e provocanti ragazze che vorrebbero accaparrarsi la posta messa in palio da Peppino, ma senza però dare niente in cambio se non favori più o meno erotici. Si presentano una dopo l’altra Susy, una bella ed esuberante ragazza fissata per i selfie; Petra, una provocante ballerina brasiliana che si esibisce in delle sensuali sambe; Olga, una russa che poi tanto russa non è e alla fine verrà scoperta per quella che è, un’accompagnatrice ad alti livelli, decisa anche lei a giocare le sue carte migliori e infine una misteriosa sacerdotessa che s’interessa di psicologia, tutta misticismo e ciagra.
Ma anche lei nasconde qualcosa. Si scoprirà alla fine che lei è lì per altri motivi. Fra tutte queste avvenenti donne, pronte e senza scrupoli per accaparrarsi i soldi di Peppino, c’è Cesira, un’invadente portiera, sempre presente con le sue battute al fulmicotone che poi alla fine non nasconde una certa simpatia per il giovanile pensionato. Ne succederanno delle belle, statene certi. Alla fine Peppino riuscirà, comunque, a realizzare il suo sogno segreto però….in tutt’altro modo. Come? Questo non ve lo sveliamo, ma possiamo solo anticipare che ci sarà un inaspettato finale. Il resto lo scoprirete andando a teatro per le ultime e divertenti repliche di Pensione vendesi! No agenzie.
La pièce è molto divertente e coinvolge lo spettatore fino alla fine, grazie anche agli attori che sono bravissimi, ben amalgamati fra loro. Ad interpretare Peppino il simpatico Nicola Di Lernia, ottimo suonatore di chitarra, quanto determinato a raggiungere il suo obiettivo. Aniceto doveva essere l’attore Giò Di Colore, ma per un abbassamento di voce è stato egregiamente sostituito da Davide Santarpia che, pur leggendo di tanto in tanto fra le mani il copione per le parti che lo riguardavano, se l’è cavata egregiamente. Nei panni dell’invadente portiera Cesira, la bravissima Antonella Arduini, una vera caratterista ad impostare il suo personaggio con la cadenza ciociara.
Francesca Rasi interpreta Petra, provocante ballerina brasiliana che se non fosse italiana, per come interpreta il suo ruolo, potrebbe sembrare una brasiliana doc. Barbara Nocco è l’esuberante Susy, Martina Consoli è Olga, la russa dall’incerta origini, mentre Paola Bardellini è la misteriosa sacerdotessa che si rivelerà alla fine per ciò che è.
Pensione vendesi! No agenzie è una vera e propria satira molto realistica della società odierna, che focalizza usi, vezzi, costumi. Una pièce che fa sorridere ma anche riflettere. Da vedere.
Giancarlo Leone